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PAESAGGIO STORIA

Campana nel cosentino, la Stonehenge della Calabria

L'elefante

Il paese di Campana con meno di mille abitanti, incorniciato dal verde della presila cosentina, ritorna straordinariamente protagonista in primavera 2021 su Italia1. Trattasi del programma Freedom – Oltre il confine, condotto da Roberto Giacobbo,

Freedom Oltre Il Confine a campana
Troupe televisiva del programma Freedom – Oltre il confine

Campana, la Stonehenge calabrese

Campana: un borgo avvolto nel mistero, la Stonehenge della Calabria. Famoso in tutto il mondo per via dei megaliti millenari, che lo avvolgono nel mistero ponendolo sotto i riflettori dal 2002 delle tv nazionali. Diversi programmi – Geo&geo, Focus, Voyager – e riviste scientifiche, negli anni passati hanno dedicato particolare attenzione all’elefante e al guerriero di pietra dell’Incavallicata, per capire cosa si nasconde dietro la loro origine.

I Giganti di campana
Panorama del sito dei magaliti

Un viaggio attraverso il quale, spirito e avventura si immergono nella natura più incontaminata della Sila cosentina. Meravigliosa terra quella di Campana, avvolta da querce secolari e uliveti, accompagnata dal dolce frinire di cicale, ma completamente spopolata intorno agli anni Cinquanta, la Matera calabrese. Da definirsi paese paradisiaco per natura e bellezza della Sila Greca. Equidistante sia dai monti che dalla costa del mare Ionio.

Antico Borgo Di Campana
Il paese di Campana

Rimane uno dei vari siti europei, interessati da grandi megaliti. Oltre all’Inghilterra, la Francia, in Italia la Sardegna e la Puglia, altri posti fuori dall’Europa, come l’Indonesia sono ad essi riconducibili. Tutti risalenti a circa 5000 anni fa, in epoca Neolitica, solitamente denominati: Menhir (pietra singola) e Dolmen (pietre accavallate). A Campana, queste due gigantesche pietre, contrariamente a tutti gli altri collocati in Europa, presentano forme diverse. Uno è zoomorfo, raffigurante un elefante, e l’altro è antropomorfo, perchè rappresenta le gambe di un gigantesco uomo. Entrambi incompleti e usurati dal tempo.

“Cozzo delli Giganti” tra miti e leggende

Sono posti appena fuori dal centro abitato detto “Cozzo delli Giganti”. Questi colossali massi rocciosi di forma inequivocabile i Giganti di pietra, dominano incontrastati un’area selvaggia ed incontaminata. Mentre la struttura del ciclopico elefante, sembra abbia resistito bene al tempo trascorso, di certo non si può affermare la stessa cosa del masso roccioso raffigurante il guerriero, di cui sono rimasti solo i piedi. Svariate sono le interpretazioni sui Giganti di Campana giunte fino a noi. Come quella del condottiero cartaginese Annibale, che avrebbe eretto questi monumenti durante la campagna per la conquista delle antiche terre di Sibari e Crotone. Altre ipotesi, ancora, li attribuiscono allo sbarco di Pirro in Calabria, avvenuto nel 281 a.C. Ipotesi oggi avallata da monete ritrovate in zona e custodite al Museo di Reggio Calabria.

I Megaliti
L’elefante e il guerriero

La più accreditata però, rimane quella sostenuta da studi archeologici, secondo la quale, i megaliti sarebbero frutto della mano dell’uomo, risalenti a migliaia di anni or sono. Ma, al di la di ogni comprovata certezza, sarebbero comunque le sculture preistoriche più alte d’Europa. Malgrado oggi siano ancora oggetto di studio, l’elefante e il guerriero restano comunque avvolti da troppi misteri, ciò affascina e attira molti turisti. Nell’attesa che il programma Freedom – Oltre il confine, in onda la prossima primavera, possa aggiungere qualche altro tassello in più sulle ipotesi già spiegate, sarebbe opportuno Covid-19 permettendo, visitare questo misterioso e affascinante luogo.

Campana nel cosentino, la Stonehenge della Calabria ultima modifica: 2021-01-08T07:35:10+01:00 da Giusy De Iacovo

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