Il Genius Loci, tra cultura greco-romana e monachesimo - itCosenza

itCosenza

STORIA

Il Genius Loci, tra cultura greco-romana e monachesimo

Copertina Genius Loci

Il Genius Loci. In un difficile momento storico e di decadenza culturale, quando le orde barbariche mettono fine all’Impero romano, si evidenzia uno dei personaggi più interessanti della storia e della cultura europea. Un grande uomo della regione bruzia, il dotto Flavio Magno Aurelio Cassiodoro (Squillace 485-583), che dopo più di trenta anni trascorsi a Ravenna al servizio di Teodorico re degli Ostrogoti, fonda, nel 540, nei pressi di Copanello, il suo celebre Vivarium. Per Giovanni Paolo II nella sua visita in Calabria del 6 ottobre 1984, è centro di alta spiritualità e insieme di cultura viva, rivolto a salvaguardare il patrimonio greco-romano e a trasformare pagani e barbari in un nuovo popolo.

San Nilo
San Nilo

Il Genius Loci. San Nilo l’eremita

Rossano Monastero
Il monastero di Rossano

Rossano, in epoca bizantina (VIII-XI secolo), è già sede episcopale. La presenza di monasteri basiliani lascia alla Chiesa rossanese una grande eredità. Il Codex, la Panaghia, l’Achiropita, il San Marco. San Nilo (910-1004) è sposato e ha una figlia, ma, dopo qualche anno, si fa eremita in un monastero alle falde del Pollino. Dedicandosi alla Scrittura e alla preghiera. Dopo aver organizzato una nuova comunità monastica, che si sviluppa in un ritiro nei pressi dell’attuale San Demetrio Corone, si stabilisce nel Monastero del Patirion. Nilo spende gli ultimi anni della sua vita fondando l’abbazia di Grottaferrata, centro di cultura orientale nel cuore della Chiesa latina.

Rossano Codex
Il Codex

San Bartolomeo e il suo incontro con Nilo

San Bartolomeo
San Bartolomeo

Anche San Bartolomeo (980-1055) nasce a Rossano, a sette anni i suoi genitori lo conducono dai monaci calibiti di Caloveto. Ma l’incontro della sua vita è con Nilo: diventa il suo discepolo prediletto, il suo biografo e, naturalmente, il continuatore della sua opera a Grottaferrata. Nel IX centenario della morte, Pio IX ha definito Bartolomeo da Rossano luminare della Chiesa e ornamento della Sede Apostolica. Papa Giovanni Paolo II, nella sua visita in Calabria, dell’ottobre 1984, così si esprime: “Figure di uomini santi che hanno arricchito con la loro spiritualità non solo la Chiesa di Calabria, ma tutta la Chiesa di Cristo“. Il Santo Padre ricorda così San Nilo e San Bartolomeo di Rossano, che sono le figure più rappresentative del monachesimo cenobitico italo-greco.

(foto Stefano Vecchione)

Il Genius Loci, tra cultura greco-romana e monachesimo ultima modifica: 2022-07-31T07:20:54+02:00 da Stefano Vecchione

Commenti

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top
0
Would love your thoughts, please comment.x