La Cattedrale di Cosenza e i suoi tesori - itCosenza

itCosenza

CHIESE PERSONAGGI religione STORIA

La Cattedrale di Cosenza e i suoi tesori

Copertina Isabella

La cattedrale di Cosenza e i suoi tesori. La Cattedrale di Cosenza, con il suo austero stile romanico, è l’edificio sacro più importante della città. Sono trascorsi esattamente 800 anni dalla sua consacrazione, avvenuta il 30 gennaio del 1222. Per l’occasione sono in programma numerosi eventi con l’avvio dell’Anno Giubilare e l’apertura della Porta Santa. Diversi sono stati nel corso del tempo, gli avvenimenti significativi accaduti  nella Ecclesia Major di Cosenza. Partendo dal lascito di Federico II della preziosa Stauroteca.

Isabella
Isabella D’Aragona

Bellissima croce reliquiario, donata proprio in occasione della consacrazione della stessa chiesa, e poi ancora luogo di sepoltura del figlio dello stesso imperatore: Enrico VII  Hohenstaufen, detto lo sciancato, morto in circostanze misteriose. Poco tempo dopo, nella stessa cattedrale, è eretto un monumento funebre in stile gotico dedicato ad Isabella d’Aragona regina di Francia. Senza dimenticare la miracolosa icona della Madonna del Pilerio, protettrice della città e patrona dell’arcidiocesi.

La Cattedrale di Cosenza, una regina e le due tombe. Chi era Isabella?

Isabella d’Aragona era figlia di Giacomo I detto il Conquistatore. Moglie di Filippo III detto l’Ardito, secondogenito di Luigi IX di Francia, poi San Luigi dei francesi. Della breve vita della sfortunata Isabella si conosce poco. Indetta l’ottava crociata da Luigi IX, la giovane sposa segue nell’impresa il marito partendo Aigues-Mortes nel 1270. Ma una tremenda epidemia di peste, uccide a Tunisi il suocero, costringendo l’armata al ritorno. Carlo D’Angiò, raggiunge nel frattempo l’Africa e conclude le trattative con l’Emiro.

cattedrale cosenza
Duomo di Cosenza

Consiglia a Filippo III  di fare rientro in Francia via terra, passando dalla Sicilia. Ma il viaggio è segnato da diversi eventi catastrofici, tra questi la morte di Isabella a soli 26 anni. La regina, incinta di sei mesi, aveva voluto proseguire il viaggio di ritorno. Ma giunta nei pressi di Martirano, impavida di fronte alle acque minacciose del  fiume Savuto, cade da cavallo. E’ l’11 gennaio del 1271. Viene  prontamente soccorsa dai soldati, arrivando a Cosenza ancora in vita, ma in condizioni gravissime, perdendo il figlio maschio che portava in grembo.

Le sue spoglie traslate a Parigi

Dopo una lunga agonia muore il 28 gennaio del 1271. Le sue spoglie sono fatte traslare a Parigi, dove il marito commissiona un monumento marmoreo, da porre nella basilica della badia di San Dionigi. Ultima dimora dei sovrani di Francia. Ma prima di partire da Cosenza, Filippo lascia cento once d’oro al Capitolo cosentino. Il tutto per la creazione della cappella che doveva accogliere le parti deperibili di Isabella, col corpicino del figlio. Per commemorare la sfortunata moglie, il re di Francia ordina l’esecuzione di un mausoleo ad imperitura, in memoria della regina.

Mausoleo cattedrale cosenza
Mausoleo di Isabella D’Aragona

Mausoleo di Isabella D’Aragona nella Cattedrale di Cosenza

Il manufatto, opera di un artista francese, rappresenta un raro esempio di scultura monumentale dell’Ile -de- France nel sud Italia. Le tre figure realizzate ad altorilievo, appaiono quasi inserite in una grande vetrata in stile gotico. Sono incorniciate in una trifora cieca a trafori di trilobi e quadrilobi, ricordando i finestroni delle cappelle laterali di Notre-Dame a Parigi. Si distingue al centro la Madonna con il bambino sul braccio sinistro, ai lati, il re e la regina oranti. Le vesti dei tre protagonisti sono esaltate da plastici panneggi e dal chiaroscuro che conferisce al monumento eleganza e sobrietà.

Regina Isabella
Ritratto della regina Isabella

Il mausoleo è murato durante il rifacimento settecentesco della chiesa e rimane sepolto 132 anni. E’ scoperto solo nel 1891, quand si comincia a liberare l’interno delle Cattedrale dalla sovrastruttura in stile barocco. Attualmente si può ammirare nel transetto di sinistra, in prossimità della cappella detta della “Regina” coperta da una volta a crociera. La casualità della morte di Isabella, fa sì che un’opera frutto di una cultura artistica, pienamente gotica, maturata in Francia, si inserisce in un substrato culturale ancora fortemente bizantino. Non si hanno testimonianze circa l’influenza che il monumento di Isabella ebbe nell’ambiente artistico calabrese nell’immediato. Ma certamente resta una bellissima testimonianza di contaminazione culturale e materica, fusione tra storia e arte.

( Foto Rinaldo Panucci/Foto Wikipedia/Foto Santocarmine Beltrano)

(Fonti – Luigi Bilotto e www.cattedraledicosenza.it)

La Cattedrale di Cosenza e i suoi tesori ultima modifica: 2022-02-07T09:11:49+01:00 da Paola Morano

Commenti

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Promuovi la tua azienda in Italia e nel Mondo
To Top
0
Would love your thoughts, please comment.x