Parrocchia Sacro Cuore di Gesù. Una piazza al centro della città, piazza Loreto e una chiesa che da anni affaccia maestosa su di essa. La parrocchia del Sacro Cuore di Gesù è stata istituita il 30 dicembre del 1939 e il parroco mons. Amedeo Pansa, celebrava l’eucaristia nell’antica chiesa “du Ritu” nell’attuale via Caloprese.
Parrocchia Sacro Cuore di Gesù, nel 1959 il trasferimento nell’attuale sede
La domenica delle Palme del 1959 la parrocchia si trasferisce, nella nuova ed attuale sede. Il 20 gennaio 2001, in occasione della visita pastorale dell’arcivescovo, mons. Giuseppe Agostino, per volontà del parroco don Gino Luberto, è chiesta l’integrazione della denominazione a “Parrocchia Sacro Cuore di Gesù e Madonna di Loreto”. Il tutto, con l’interessamento del presidente dell’Azione cattolica parrocchiale Alessandro Zunino, attuale coordinatore del gruppo liturgico e con l’approvazione unanime del consiglio pastorale. Il decreto di mutamento della denominazione, è firmato il 24 maggio 2005, dall’arcivescovo, mons. Salvatore Nunnari. Il decreto di assunzione della nuova denominazione, invece è stato trasmesso da Roma, a firma del ministro dell’Interno Pisanu il 10 marzo 2006 (Protocollo 42/CS-176).
Parrocchia Sacro Cuore di Gesù, l’attuale parroco è don Michele Fortino
Fra i vice-parroci di questa comunità, tutti dotati di grande spiritualità, sono da citare don Gino Luberto dal 07/10/1971 (Parroco dal 08/03/1992 al 27/10/2011 ed attuale annunziatore del Vangelo e fedele annunziatore dei santi misteri). Don Leonardo Bonanno dal 11/10/1973 (attuale vescovo della diocesi di S. Marco-Scalea) e don Michele Fortino dal 01/09/1991 (Parroco in solido dal 30/09/2007 al 27/10/2011 ed attuale parroco dal 28/10/2011). Non si conosce il progettista della chiesa, ma il progetto del completamento della stessa e del campanile oggi posto a sinistra, si devono all’architetto Mario Primerano.
La statua della Vergine Maria
Al lato della chiesa, nella piazza, è collocata la statua della Vergine Maria. È opera dello scultore torinese Pietro Canonica (1869 – 1959) ed è stata realizzata alla fine degli anni Cinquanta. Questa Madonna, in bronzo, collocata in un’aiuola a destra davanti alla Chiesa del Sacro Cuore, è uno degli ultimi lavori dell’artista, sicuramente uno dei più abili scultori vissuti fra la fine dell’Ottocento e la prima metà del Novecento. Canonica, già studente dell’Accademia Albertina di Torino intraprende una precoce attività artistica, che fu lunga e prestigiosa. Con un certo successo negli ambienti dell’alta aristocrazia italiana e straniera.
Lo scultore Pietro Canonica
Suo è il monumento funebre a Benedetto XV nelle Grotte Vaticane in San Pietro. Ma anche, il gruppo di destra delle Fontane dei due Mari al Vittoriano a Roma, raffigurante il Tirreno con la lupa e la sirena Partenope. Alla sua opera è dedicato a Roma il Museo Canonica, inaugurato nel 1961, che conserva in sette sale studi, bozzetti, modelli dell’artista. Canonica fu anche un sensibile musicista e nel 1950 fu nominato senatore a vita. Una delle più belle chiese della nostra Cosenza, dunque, continua ancora a far parlare di sé.
Ricordi e profumi di fiori d’arancio
A volte un posto riporta lontano nel tempo, ai ricordi di bambina. Una piazza, le giostre, lo spettacolo dei burattini che tanto si amava guardare. E quel meraviglioso profumo di fiori d’arancio che inebriava l’anima di emozioni e di quella spensieratezza che sapeva di amore. Il tempo passa, le persone vanno via, ma i luoghi in cui sei stata felice restano. Si, restano per ricordarti, che ogni volta che li andrai a visitare, lì ritroverai i tuoi pensieri felici.
A te che mi hai accompagnato in questi luoghi riempendomi di amore e di dolci ricordi, che rimarranno indelebili nel mio cuore
Ciao zio Nino
( Foto il senso del tempo Facebook/ Foto Domenico Cucunato/ Foto Pietro Salzano)