Il Teatro Rendano di Cosenza il 5 marzo, accende i riflettori su Pretty Woman, il musical, regalando al pubblico un sogno lungo due ore. L’intramontabile commedia romantica degli anni Novanta, scritto da Garry Marshall e J.F. Lawton, rispettivamente regista e sceneggiatore originale della pellicola, arriva anche in teatro.
Trattasi della trasposizione fedele del film, vincitore di un Golden Globe per la migliore attrice protagonista, Julia Roberts. Il musical mantiene l’impianto narrativo del successo cinematografico, arricchendosi di un’avvincente colonna sonora composta da Bryan Adams e dell’indimenticabile successo mondiale Oh, Pretty Woman, di Roy Orbison. Riguardo all’adattamento teatrale, testo e liriche, sono stati tradotti in italiano da Franco Travaglio, pur mantenendo l’impianto narrativo del successo cinematografico. Anche nel musical, si ripercorrono fedelmente i momenti della storia d’amore più conosciuta al mondo, tra i due protagonisti Vivian ed Edward.
Il cast del musical
Il ruolo della protagonista Vivian, nel film interpretata da Julia Roberts, è stato affidato a Beatrice Baldaccini. Attrice ben affermata nel mondo del musical italiano, per aver recitato in Shrek, Grease, Pinocchio, Cercasi Cenerentola e tanti altri ancora. Naturalmente nella parte maschile, l’attore Thomas Santu, sarà al suo fianco nel ruolo di Edward. In tutto questo, ci fa piacere sottolineare, che l’ottima regia di Carlin Brouwer, sarà coadiuvata da Chiara Noschese, un tocco questo tutto italiano, che si traduce tra le righe in maniera netta e dettagliata. Dove nulla è lasciato al caso, soprattutto nella dinamicità dei fatti. L’orchestra dal vivo, vedrà invece come direttore musicale Andrea Calandrini.
Il sogno che incanta da decenni
La storia la conosciamo tutti, collocandosi a metà strada tra Cenerentola e My Fair Lady. Affronta temi molto attuali quali il desiderio di rivalsa, la dignità femminile e il superamento di apparenze e pregiudizi. Ma questa favola continua a incantare, anche dopo anni di passaggi televisivi, e il musical non sarà da meno. Trattando come tema il sogno, la trama attraversa e si impone, fortemente nei cuori e nelle menti degli spettatori. Un argomento dolce e romantico nello stesso tempo, quello che ci fa credere, che ogni cosa nella vita, sia possibile e che la felicità, come l’amore, possano trovarsi anche su di una panchina. Nell’evoluzione teatrale, l’impianto narrativo del successo cinematografico e le atmosfere, magiche, rimangono quasi intatte, rispettando fedelmente le parti.
Una storia lunga più di trent’anni
Correva l’anno1990, quando al cinema uscì Pretty Woman. Racconta la storia d’amore tra due persone nate in situazioni completamente diverse. Vivian Ward, Julia Roberts, giovane prostituta, incontra per caso un ricco sfondato e affascinante uomo d’affari Edward Lewis, Richard Gere. Quest’ultimo è un novello principe azzurro accessoriato di cravatta e limousine, decisamente affascinante. Quella sera, per 3mila dollari, decide di assumere la prostituta come sua compagna, per una settimana. Sembra un normale rapporto d’affari e nessuno sospetta che in quella settimana le loro vite cambieranno per sempre.
Vivian ed Edward si innamorano l’uno dell’altra, sebbene provengano da mondi totalmente diversi. Questa trama è bella perché osa tanto, va oltre i pregiudizi, in cui lo status sociale e l’ego, vivono liberamente una vita emotivamente soddisfacente. L’iniziale diffidenza lascia spazio a un tenero sentimento, che cattura per sempre il cuore e la mente dello spettatore. Nelle due battuta finali, lui le dichiara il suo amore sulla scala antincendio del palazzo e infine i due si baciano appassionatamente: Edward: “E che succede dopo che lui ha scalato la torre e salvato lei”? Vivian: “Che lei salva lui!” THE END.
(Foto ufficio stampa musical Pretty Woman)
