Due giornate per non dimenticare Alessandro Bozzo. Momenti di riflessione sul precariato e il futuro del giornalismo. Due importanti appuntamenti a Marano Principato e a Cosenza nei giorni del 12 e 15 marzo. Si inizia domenica 12 marzo a Marano Principato, cittadina ricca di cultura con un occhio attento verso eventi che arricchiscono e offrono spunti di riflessione. Come spesso sottolinea il primo cittadino Giuseppe Salerno, che insieme all’assessore alla cultura Lia Molinaro e alla giunta comunale, sono promotori di importanti eventi. Questi sono svolti in prevalenza all’auditorium del centro di aggregazione giovanile “Cesare Baccelli”. E proprio qui che domenica 12 marzo alle 18, l’attore Salvo Piparo, insieme al musicista Michele Piccione, metteranno in scena la pièce “Volevo fare solo il giornalista”.
Due giornate per non dimenticare Alessandro Bozzo nel decennale della sua morte
La storia di Alessandro Bozzo è tratta dal libro “Quattro centesimi a riga” di Lucio Luca, giornalista de “La Repubblica” che da anni segue il caso Bozzo. Ricorre quest’anno il decennale della morte di Alessandro Bozzo che il 15 marzo 2013 si suicidò a Marano Principato. La sua una vita fatta di precariato, sfruttamento e salari al di sotto della decenza. Lui che non ce l’ha fatta a sopravvivere alle pressioni psicologiche e mobbing. Una storia dunque che diventa testamento, sullo stato dell’informazione nel nostro paese, dove emergono le difficoltà di fare il cronista in Calabria. Il 15 marzo toccherà a Cosenza. Un’ intera giornata a partire dalle 10 a Villa Rendano, che ospiterà una rappresentanza di studenti delle scuole cittadine e della vicina Marano Principato.
L’evento si chiuderà al Museo dei Bretti e degli Enotri
Altro momento di riflessione e dibattito nel pomeriggio al Museo dei Bretti e degli Enotri. Quì,farà gli onori di casa il sindaco della città di Cosenza Franz Caruso. Toccherà invece, alla consigliera comunale di Cosenza con delega alla cultura Antonietta Cozza e all’assessore alla cultura di Marano Principato Lia Molinaro, dialogare con gli studenti delle scuole superiori . Lo faranno insieme a Marianna Bozzo, sorella di Alessandro e ai giornalisti Rosamaria Aquino ed Eugenio Furia . Due giornate per non dimenticare un giovane giornalista calabrese, un cronista di provincia coraggioso, con addosso un carico di minacce da parte della ‘Ndrangheta. Alessandro oggi lascia tanti spunti di riflessione per tutti quei giovani calabresi e non solo che credono fermamente nell’articolo 4 della Costituzione. “Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società“.
( Foto Wikipedia/ foto Maurizio Presta)