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La mostarda calabrese, ideale sul pane o per farcire i dolci

Barattoli Mostarda

La mostarda di uva fragola in Calabria, non è altro che una semplice marmellata. Da non confondere con la quella piccante che tutti conosciamo, da usare invece come salsa per insaporire le carni bollite. È una delicatezza, da realizzare nel periodo autunnale, quando la vite, generosamente offre il suo frutto.

Uva fragola

Nonostante il tempo passi velocemente, il suo profumo e la bontà che accarezzano il palato, ancora oggi sono pura poesia. La ricetta è scritta nella tradizione di tutti noi, quando al posto delle odierne merendine, si gustava, il buon pane con sopra la mostarda. Oppure, quando dalla cucina della mamma, arrivava l’inconfondibile profumo di bocconotti farciti con la gustosa mostarda.

Bocconotti con ripieno di mostarda e noci

Anche nel periodo natalizio, avanzavano profumi di mostarda, per la farcitura dei “chinulidri” con l’aggiunta di noci. Prepararla, usando il metodo tradizionale è un lavoro certosino che richiede molta pazienza, ma alla fine il risultato darà grandi soddisfazioni.

Ingredienti per la mostarda

3 kg uva fragola

600 g zucchero

Strumenti necessari:

Ciotola

Pentola

Colino a maglia stretta

Preparazione della mostarda

Lavare bene l’uva sotto l’acqua corrente, in modo tale da eliminarne ogni impurità, staccando dai raspi i chicchi. Scolare e porre tutto in un’altra ciotola. Schiacciare poi con le dita, ogni chicco d’uva, separando polpa e buccia mettendo quest’ultima da parte.

Separazione della polpa dalla buccia

Dopo aver schiacciato tutti i chicchi, non rimane che separare i vinaccioli dalla polpa. Per ottimizzare il tempo di separazione tra polpa e vinaccioli (semi) dell’uva, è determinante il seguente passaggio. Mettere la polpa appena staccata dalla buccia in una pentola e lasciare cuocere per qualche minuto, questo passaggio aiuterà a portare in superfice i semi. Successivamente, colare tutta la polpa in un passino a trama stretta e con l’aiuto di un cucchiaio, schiacciarla bene contro le pareti, affinché rimangano tutti i vinaccioli.

Separazione dei vinaccioli dalla polpa

A questo punto, unire al succo, la buccia dell’uva precedentemente messa da parte a cuocere a fuoco basso con lo zucchero e continuare la cottura della mostarda per qualche ora. Per verificare se la mostarda si addensa, è sempre valida la prova del piattino. Riempire con la marmellata ancora calda i barattoli di vetro (precedentemente sterilizzati) e capovolgerli. Una volta raffreddati i vasetti, possono essere riposti nella credenza e conservati al buio.

(Foto/ Giusy De Iacovo)

La mostarda calabrese, ideale sul pane o per farcire i dolci ultima modifica: 2020-11-30T07:29:35+01:00 da Giusy De Iacovo

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