L’universalità della poesia nel cuore di un giovane telesiano. Gabriele Garofalo, di appena 16 anni, ha presentato pochi giorni fa, presso la Sala Nova del Palazzo della Provincia a Cosenza, la sua Silloge, “Filigrana del cuore – T’ama chi viver ama”. Il Palazzo storico della Provincia di Cosenza ha aperto, con i suoi emblemi e arredi pregiati, le proprie porte, al Giovane Garofalo. Lui studente del Liceo Classico Bernardino Telesio di Cosenza, autore ben conosciuto in sede nazionale e internazionale, pluripremiato in campo letterario in diverse città italiane. Insignito di menzione d’onore al Boccaccio Giovani 2023, XI Edizione , con la pubblicazione della sua novella nel Piccolo Decameron. Vincitore di concorsi internazionali, per i racconti, nella sezione Young (2022) del Premio Inedito – Colline di Torino , con Idrovolante edizioni nella raccolta “Giappone Desire” (2023). E ancora, Concorso “Vairo – Malavasi” di Bracciano ( 2023). Nonché per le poesie alla “Fonte di Ippocrene”, Sezione Giovani “Monica Mazzacurati” ( 2022 e 2023)e “La Rocca” di Campi Bisenzio (2023), solo per citarne alcuni.
L’universalità della poesia tra relatori illustri e rappresentanti istituzionali
Illustri relatori hanno conferito prestigio e luce alla sapienza della personificazione dei valori centrali dell’uomo. Dipinti da una penna dorata che fonde il patrimonio intellettuale ed il passato storico. Affidati all’incanto di una scrittura che è esperienza di viaggio dell’io. I versi dell’autore sanno essere stupore e smarrimento, lacrima e sorriso secondo la visione pascoliana. Lasciano attoniti e arrivano con quel garbo che è anche il tratto che contraddistingue il profilo umano di Gabriele Garofalo.
L’universalità della poesia. Presentazione promossa dall’Associazione ” Giorgio La Pira”
Tra i presenti, amici, docenti, anche del Telesio, professionisti. Anche rappresentanti istituzionali, l’On.le Giampaolo Chiappetta e l’Avv. Gianluca Gallo, Assessore Regione Calabria, il quale ha reso un intervento a testimonio di una attenzione per la cultura e la valorizzazione di un giovane prodigioso. Promosso dall’Associazione “Giorgio La Pira”, la celebrazione dell’evento è stata affidata alla straordinaria personalità e all’energia coinvolgente del Presidente, Antonio Belmonte. Il quale, ha presentato l’autore con una sua biografia, accomunandolo ai grandi intellettuali che “con la spada, la penna, il pennello e la religione diedero lustro e decoro alla città di Cosenza”. Poi ha affidato alla voce vibrante della poetessa Anna Petrungaro la lettura di tre poesie.“ Io resto con te”, “Sorprendimi, Maestro” e “La fragilità dell’imminente” . A seguire, un estratto dal racconto “I tatuaggi di Giulia, l’unica costola del Divino Augusto”. Presenti anche, l’On. Giampaolo Chiappetta, l’avv. Pietro Perugini, la scrittrice Daniela Santelli e la poetessa Maria Grazia Marrone che hanno reso i loro accorati interventi.
I versi come esperienza di un viaggio
La relazione dell’Avv. Giorgio Santoro ha catturato, con un intenso lavoro filologico i cuori dei presenti. Grazie all’efficacia di una rappresentazione delle facoltà che animano l’intelletto di un giovane, prodigio, che indirizza il suo talento verso la corretta analisi e trasposizione dell’attualità. Ispirandosi ad una realtà olfattiva, sensoriale, animistica da cui origina un pantheon di valori fondanti l’uomo, lo spirito eletto. Il tema, ben anticipato dal titolo della Silloge, ha trattato l’universalità della poesia, il rapporto tra eleos kai phobos , riuscendo grazie all’eleos ad avvicinare e poi con il fobos ad allontanare, con l’effetto di creare un sostanziale equilibrio che è segno dei tempi e resta immortale. Il testo è ripartito in tre Sezioni, Poesia, Teatro e Racconti. In esso, come argomentato in prefazione, Gabriele vive la composizione dei versi come esperienza di viaggio, che conduce lungo i recessi dell’io, per affidarsi all’incanto della scrittura, che possa essere custode e messaggera.
Filigrana d’amore. Un successo conclamato
Poi l’intervento della Professoressa Maria Luisa Morrone, sua Maestra della Scuola Primaria, la quale, con l’emozione di ricordare la manina che stringeva da bambino, ha ritratto con successo e isocronia la personalità e l’identità di Gabriele. Quest’ultimo ha rimarcato la sua attenzione per l’amor di patria. Egli afferma: «È dai temi dell’amore che si innestano gli altri argomenti della Silloge, il mondo classico, il mondo naturale, la personificazione di figure retoriche, l’identificazione dell’uomo in un essere desiderante. Il primo messaggio del libro è continuare a sognare. Il sogno è tale se si realizza, altrimenti rimane illusione. Il secondo messaggio è stimolare le persone a leggere, ricordando loro il valore educativo dei classici».
“Ad maiora semper” Gabriele.
( Foto Antonio Belmonte)