Trattare della Biblioteca Civica vuol dire addentrarsi nel cuore della cultura di Cosenza la “dotta”. Credo che ognuno di noi, abbia un ricordo ben specifico, legato ad essa durante il percorso di studio. Si parla di un vero patrimonio librario, a stampa e manoscritto, orgoglio dei bruzi. Un corredo librario che va oltre i centocinquantamila volumi, tra cui preziose edizioni del XVI, XVII e XVIII secolo. Più di cinquecento manoscritti e rarissimi codici liturgici, che risalgono a prima del concilio di Trento del 1545.
Ad incorniciare e contenere questa immensa ricchezza, è uno straordinario edificio, eretto su due livelli, che si affaccia su Piazza XV Marzo, la più antica e la più bella della città. Bisogna ricordare che, la Civica è collocata a ridosso del Teatro Rendano ed è circondata anche da altri antichi palazzi. Inoltre, è strettamente legata alla storica Accademia Cosentina che la istituì nel lontano 1871. Da secoli, luogo depositario di memorie storiche, iconografiche, letterarie e scientifiche, di interesse non solo locale, ma anche nazionale e internazionale.
Il contributo dell’Associazione Civicamica
Malgrado il suo straordinario capitale librario, che rappresenta culturalmente e artisticamente i cosentini, da quattro anni ha chiuso i battenti, per debiti e stato di inagibilità, con grandissimo dolore da parte di tutti. Ma la voce del coro solidale in questo caso specifico, si alza forte ed arriva in suo soccorso. Promotrice di quanto detto, è l’Associazione Civicamica istituitasi nel 2017, con presidente Gilda De Caro, ex dirigente scolastico, donna attiva con una grande storia culturale e accademica alle spalle. L’associazione nasce con lo scopo di attenzionare le sorti della Biblioteca Civica, offrendole un aiuto concreto, auspicandone la riapertura a breve tempo.
Questa necessità è forte nella mente e nel cuore dei cosentini, e di quanti sostengono questo meritevole progetto. Riportare in auge questo meraviglioso scrigno, sito nel cuore della città storica, rimasto chiuso per troppo tempo è interesse di tutti. Dandole un nuovo volto, uniformandola per quanto possibile, ai servizi delle biblioteche europee. Sarà una Biblioteca computerizzata, con la digitalizzazione del materiale pregiato, pur conservando un’architettura classica. Tutto sarà finalizzato alla raccolta e alla conservazione di risorse fisiche come gli antichi tomi e incunaboli. Parimenti per riviste, CD, DVD, o digitali come ebook, basi di dati, riviste elettroniche, in funzione di coloro che felicemente ne usufruiranno, perché “la Biblioteca (è) Civica”.
Progetti concreti che si realizzano
Dal 23 gennaio scorso, è partita la straordinaria raccolta fondi, con “Produzioni dal Basso”, la prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation, online. Secondo quanto ha affermato la presidente di Civicamica, durante la conferenza stampa, “l’intenzione è quella di smuovere le istituzioni, mantenendo alta l’attenzione sulle sorti dell’inestimabile patrimonio culturale”. “SE la biblioteca non riaprirà, tutto sarà perduto” continua. Alla domanda perché si fa tutto questo? La De Caro risponde: ” Un danno alla cultura, è un danno all’umanità”.
Citando l’articolo 27 della dichiarazione dei diritti universali dell’uomo. Ed ancora l’articolo 118 della costituzione, comma 4, il principio di sussidiarietà. “Qualora le istituzioni siano in difficoltà, i cittadini devono intervenire”. “Riappropriarci della nostra dignità. Difendere la nostra Biblioteca, significa chiudere questa offesa, fatta alla città di Cosenza. Un atto che ci fa stare bene”. Ovviamente in tutto questo, non manca la collaborazione di altre realtà locali, tra: associazioni, comuni cittadini, studiosi e appassionati, interessati al caso, che offrono un sostegno concreto, volto a risolvere pregressi problemi, avviando una soluzione anche alle questioni amministrative.
Progetti futuri per la Biblioteca
“Ci aspettano una serie di progetti – continua la De Caro – già messi in calendario”. Il 25 aprile, segnerà la grande fase finale di questa prima parte. Giorno 17 del mese in corso, al Teatro Rendano alle 19, si esibirà l’orchestra fiati di Delianuova, a sostegno del progetto. Il 28 febbraio, al Citrigno, andrà la proiezione de “Il figlio di Tarzan” di Ficarra e Picone, l’ingresso è libero, con donazione alla Biblioteca. Durante la serata ci sarà inoltre una diretta video, con Ficarra e Giovanni Cupidi protagonista. Altra singolare iniziativa, rimane quella di “1000 modi di dire Biblioteca”, tra antico e moderno, partendo dalla definizione famosa di Cicerone.
Lavori di consolidamento e restauro della Biblioteca
Entro il 2023 i lavori di consolidamento e restauro saranno terminati. Si è fatto riferimento inoltre, alla Terrazza dei Poeti. Straordinaria struttura, fruibile sia in estate che in inverno, creata con apposite vetrate, atta ad accogliere lettori e studiosi che amano leggere all’aperto. Inoltre la De Caro insieme all’attivista Enrichetta Alimena, hanno ricordato e sottolineato quanto in questo progetto, sia importante l’inclusione, rispettando i diritti dei disabili. Nei lavori di ripristino, servizi e strutture, si adegueranno alle nuove norme per l’inclusione sociale. Eliminando le barriere architettoniche, attraverso una progettazione accurata di spazi e ambienti, dall’altro le tecnologie che permettono gli spostamenti nell’edificio, come ascensori e montacarichi ad esempio. Aspettando che le porte della Biblioteca si spalanchino presto, continuiamo a donare attraverso crowdfunding, https://www.produzionidalbasso.com/project/e-civica/
“Se avrai un orto vicino a una biblioteca, niente altro ti occorrerà” (Cicerone).
(Foto/Giusy De Iacovo e pagina Facebook dedicata)
