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La chiesa di Sant’Antonio a Grimaldi, le opere e il misterioso dipinto

Copertina Ok Chiesa Sant'antonio

La chiesa di Sant’Antonio da Padova a Grimaldi (Cosenza) è uno dei gioielli d’arte più belli e preziosi dell’intera Valle del Savuto. Custode di statue, dipinti e opere lignee di grande valore, torna alla ribalta per un antico affresco. Il dipinto in questione, di cui non si conosce l’autore, è rimasto nascosto, dunque sconosciuto, per molto tempo. Con grande sorpresa, fu rinvenuto, pare proprio all’interno della chiesa, durante gli ultimi lavori di restauro terminati nel 2008.

La chiesa di Sant'Antonio, il dipinto di Santa Chiara

Esso raffigura Santa Chiara d’Assisi (in alto a sinistra) e Santa Rosa da Lima (in basso a destra), circondate da serafini e piccoli putti. Nel dettaglio, Santa Chiara guarda Santa Rosa e, con l’indice della mano sinistra posata sul petto indica l’ostensorio che tiene elevato con la mano destra. In basso, la santa peruviana, che regge un cesto di rose tra le mani, guarda nella direzione indicata e il suo volto si illumina di una luce soave.

Puttini

È un’immagine molto dolce, che non passa inosservata. Il dipinto, tanto prezioso per ciò che trasmette e per il fascino che lo avvolge, è visibile all’interno della chiesa, dove è esposto sulla parete sinistra, al centro della navata. Furono probabilmente i frati francescani a commissionarlo a un artista del tempo, quando abitarono il monastero annesso alla chiesa, a partire dal 1662. Oggi si torna a puntare l’attenzione su questo dipinto, sul quale sarebbe bello scoprire qualche dettaglio in più.

Le opere

La chiesa di Sant’Antonio di Padova, in origine chiesa dello Spirito Santo, fu costruita a partire dal 1576, ad opera dell’eremita Fra’ Desiderio Saccomanno. Il suo aspetto, medievale in origine, è cambiato nel corso dei secoli, fino diventare barocco nel 1783, quello che ammiriamo ancora oggi. Sui lati della navata sono visibili sei tele, alcune di scuola napoletana, altre di scuola calabrese.

La chiesa di Sant'Antonio, navata

Singolare è la pavimentazione, interamente realizzata in mosaico, datata 1893. Nella navata si possono ammirare diverse statue, fra cui quella di Sant’Antonio, ma il simulacro che cattura immediatamente lo sguardo si staglia maestoso al centro dell’abside e raffigura l’Ecce Homo. L’opera, in legno di pioppo, con occhi di cristallo, attribuita a Fra’ Umile da Petralia (1600-1639) o alla sua scuola, fu restaurata negli anni ‘90 dalle Belle Arti di Cosenza.

Coro

Fra le opere lignee più pregevoli rientrano il maestoso coro, alle spalle dell’altare, realizzato interamente in noce nazionale lavorato a intarsio, e la magnifica cantoria. In essa spiccano il soffitto dipinto e il coro, opera del 1762, realizzata da Padre Pietro Celestino.

Luogo di culto e di spiritualità

La chiesa di Sant’Antonio merita una visita per la sua storia e per tutto quello che rappresenta. Essa si impreziosisce di un chiostro monastico del ‘600 e di un’ampia struttura che un tempo fu un Monastero. Ogni anno, in occasione della festa di Sant’Antonio da Padova, la chiesa accoglie numerosi fedeli e devoti che partecipano alle celebrazioni religiose.

Ecce Homo

La chiesa di Sant’Antonio di Grimaldi rappresenta un importante luogo di culto e di spiritualità per la comunità grimaldese, dove arte e religiosità si fondono per creare un’atmosfera unica e suggestiva.

(Foto: Antonietta Malito)

La chiesa di Sant’Antonio a Grimaldi, le opere e il misterioso dipinto ultima modifica: 2024-07-11T17:40:16+02:00 da Antonietta Malito

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