Forse un arresto cardiocircolatorio ha bloccato per sempre le funzioni vitali di Jole Santelli, la governatrice della Calabria, scomparsa improvvisamente questa notte. La presidente della giunta regionale, che da tempo lottava contro il cancro, era nella sua casa di Cosenza quando è avvenuto il decesso. La sconcertante notizia ha scosso i calabresi e l’Italia tutta: la Santelli, infatti, aveva al suo attivo una lunga carriera di parlamentare vissuta sempre in prima linea.
Jole Santelli, dall’avvocatura alla politica
Jole Santelli nasce a Cosenza il 28 dicembre del 1968. Dopo la laurea in giurisprudenza si dedica alla professione di avvocato ma comincia ad appassionarsi alla politica. Sin dal giugno 1996 inizia a collaborare con l’Ufficio legislativo del gruppo di Forza Italia a Palazzo Madama, per poi passare a quello di Montecitorio. Inoltre, fin dal 2000 coordina il dipartimento Giustizia del partito berlusconiano.
Diventa deputata nel 2001 e continua a essere rieletta fino al 2020. Ricopre l’incarico di sottosegretario di Stato al ministero della Giustizia dal 2001 al 2006, nei governi presieduti da Silvio Berlusconi. E’ stata anche sottosegretario al ministero del Lavoro e delle politiche sociali da maggio a dicembre 2013, durante il governo Letta. Negli ultimi anni è stata anche vicesindaco di Cosenza, la sua città natale. Nel gennaio scorso, Jole Santelli è eletta alla guida della giunta regionale: è la prima presidente donna della Calabria.
Vent’anni di attività parlamentare
Nel suo nutrito curriculum vi sono 151 progetti di legge oltre a 578 atti di indirizzo e controllo, ovvero mozioni, interrogazioni, interpellanze e ordini del giorno presentati in Parlamento. Una vera stakanovista della politica.
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