Il Castello del Principe a Belvedere Marittimo, è costruito nell’ XI secolo su una preesistente fortificazione longobarda. Precisamente per volere di Ruggero il Normanno. Nel 1046 è occupato da Guglielmo Bardote, mercenario del principe di Capua Pandolfo IV, sottratto di fatto al Principe di Salerno Guaimario IV. Spesso usato come base per portare scompiglio sul territorio. Guaimario chiede aiuto al re Normanno Dracone che cinge d’assedio la città e tramite consiglio di un contadino la incendia e la libera dall’occupante. Solo successivamente, il castello è adibito a dimora stabile dei signori locali, succedutisi nel feudo di Belvedere Marittimo. Divenuto residenza, prende quindi il nome di Castello del Principe.
Il Castello del Principe e le sue torri cilindriche
Nel 1269 passa da Carlo I d’Angiò a Giovanni di Montfort. La baronia continua con Simone di Bellovidere e con il feudatario Ruggero di Sangineto, che restaura la struttura sia nel 1287 che nel 1289. Rimane proprietà dei Sangineto fino al 1376. Seguirono i Sanseverino fino al 1382, gli Orsini del Balzo fino al 1405, i Cutrario fino al 1426 e nuovamente i Sanseverino. Quando il regno di Napoli è conquistato dagli aragonesi nel 1426, molti feudi vengono confiscati, e tra questi anche quello di Belvedere Marittimo. Nel 1490 il castello viene munito di ponte levatoio e ampliato con mura e due torri cilindriche merlate alla maniera guelfa. Ancora oggi, l’ingresso è sormontato da una lapide con stemma aragonese retta da due putti. Nel 1494. il feudo ritorna ai Sanseverino fino al 1595, tempo intervallato da un breve dominio dei Giustiniani.
Il modello è riprodotto nell’Italia in miniatura di Rimini
Nel 1622 il comune di Belvedere Marittimo è scisso dalla baronia dei Sangineto e diventa proprietà della famiglia feudataria dei Carafa, ai quali rimane fino alla confisca. Il maniero ha una struttura a pianta quadrata con le due torri esposte a sud. Sia queste ultime che le mura presentano accorgimenti di carattere difensivo tipicamente aragonesi, come il redondone e la base scarpata. A sud e a ovest si vedono i ruderi del fossato e i piccoli spazi in cui erano legate le catene del ponte levatoio. Il castello del Principe di Belvedere Marittimo è stato dichiarato monumento nazionale e il modello in plastica è riprodotto ne “L’Italia in miniatura” a Rimini.
( Foto Wikipedia)