L’emozione di un abbraccio ai tempi del Covid. Qualcuno diceva che dentro un abbraccio puoi fare di tutto. Sorridere, piangere, rinascere e morire. Oppure fermarti e tremarci dentro come se fosse l’ultimo. È proprio vero, gli abbracci sono un modo per sentirsi in contatto con chi vogliamo bene. Aiutano ad affrontare le difficoltà. Ecco che a proposito di abbracci, in tempo di Covid, arriva l’idea di una stanza degli abbracci, per rendere meno dolorosa la separazione tra le persone costrette alla degenza ed i familiari che vivono questo distaccamento e l’impossibilità di vedere un proprio congiunto da vicino, con angoscia e preoccupazione.
L’emozione di un abbraccio da vivere in una stanza ad hoc
Tale stanza, è stata allestita all’interno della casa di cura Madonna della Catena. A darne notizia è Giancarlo Greco, responsabile de iGreco Ospedali Riuniti Un’idea che soddisfa l’aspetto umano rispetto alla mera prestazione sanitaria. A fronte della solitudine e dell’impotenza di malati e congiunti, di fronte al muro che il virus ha costruito intorno a sé.
Un angolo speciale
Si è così introdotto nella struttura, questo angolo speciale, per far superare e rendere meno invalicabile questa barriera e mettere le famiglie nelle condizioni di potersi guardare negli occhi ed abbracciarsi, a centimetro zero. Un’attenzione in più, per quanti si trovano ricoverati e costretti ad affrontare, percorsi di riabilitazione neurologica, respiratoria, cardiologica ed ortopedica. Ritenendo che la cura delle emozioni valga molto nel percorso della riabilitazione e che aprire alle visite, dopo tanto tempo di chiusura, possa rappresentare un momento importante. Soprattutto se si pensa ai degenti anziani.
Le emozioni tornano ad essere le protagoniste della vita
La stanza degli abbracci è un box, con una parete in plastica trasparente, elastica ma allo stesso tempo robusta per consentire la percezione tattile. L’abbraccio avviene attraverso delle apposite maniche che permettono di stringersi le mani e accarezzarsi. Un modo per rendere più sopportabile la degenza, ricevendo come regalo un caldo abbraccio. Le emozioni tornano ad essere le protagoniste della vita, soprattutto in un momento delicato come questo. Poi ricordiamoci che si avvicina il Natale e a tante persone mancheranno a tavola gli affetti familiari importanti. Ora grazie alla stanza degli abbracci non si è poi più totalmente soli.
“Gli abbracci più belli sono quelli con le braccia attaccate alle spalle , dove l’aria non passa. E la testa che sente ogni cosa dal cuore che batte laggiù”
( Foto Google)