Tra passato e presente in un turbinio di emozioni Angela Gatto presenta (S) Quaderno di disabitati abbozzi e affollati compimenti. Un evento culturale molto importante e prestigioso, organizzato dal Convegno di Cultura “Maria Cristina di Savoia” di Cosenza e dalla neo Presidente Maria Pia Galasso. Martedì 8 novembre 2022 alle 16.30 nella Sala Convegni della Chiesa di Sant’Aniello a Cosenza, sarà presentato (S) Quaderno di disabitati abbozzi e affollati compimenti della scrittrice Angela Gatto. Presidente uscente del Convegno, ora Ddelegata regionale. Il libro, edito da Publisfera, dopo (S) Quaderno di vocianti memorie e (S) Quaderno di pensieri pellegrini e di evocative consonanze, chiude la trilogia.
Tra passato e presente. Uno scritto che nasce in tempo di pandemia
Nati in tempo di pandemia, questi scritti ci narrano di uno spazio e di un tempo della memoria, che da individuale si fa collettiva. Intrecciata con i suoni e i rumori delle parole che attraversano i social. Molto particolare e di impatto, la copertina, su cui spicca un simbolico rosolaccio, fiacco e sfibrato, in un altrettanto simbolico, ma bene augurante, verdissimo prato. Uno scatto (dono) della cugina londinese Annabella Gatto, appassionata di fotografia. L’autrice ricostruisce uno spaccato che si fa storia nelle storie. Dopo i saluti istituzionali di Maria Pia Galasso, di Don Salvatore Fuscaldo e di Assunta Morrone, seguiranno gli interventi di Rossana Cosco e di Marilù Sprovieri.
Naturalmente il pomeriggio letterario si chiuderà con l’intervento dell’autrice Angela Gatto. Una donna colta, raffinata, dotata di un’estrema sensibilità, che rende la sua penna ancora più toccante ed emozionante. Una letterata. Lei che rappresenta la Cultura, ma nello stesso tempo la donna, l’amica, che sa consolarti nel momento del bisogno. Una donna mai banale e coraggiosa anche nel ricercare un titolo. (S) Quaderni, e non Quaderni. Squadernare come dice lei stessa, tirar fuori delle cose. In un pomeriggio di novembre ancora caldo, le note vibranti del cuore suoneranno la più bella delle musiche, quella dei sentimenti e dei ricordi.
“Le donne cantavano canti misteriosi, appartenenti al sapere millenario delle madri e dei padri. I canti si confondevano con le voci del Savuto e con la nenia del vento che scrostava la calce dei muri nelle rughe”.
(S) Quaderno di disabitati abbozzi e affollati compimenti
( Foto Angela Gatto)