Covid-19, una drammatica epidemia che ha investito il pianeta e che sta impegnando fortemente il mondo del volontariato. Essa ha costretto i governi ad adottare misure drastiche, bloccando la libera circolazione nonché, le aperture di negozi, bar, ristoranti, luoghi di aggregazione. Sono state lasciate aperte solo le attività di prima necessità.
Alimentari , farmacie, oltre che gli uffici postali e bancari, e gli uffici pubblici necessari, al fine di bloccare il contagio. Ovviamente, a trarre il massimo disagio da questo stato di pandemia, sono gli anziani soli e le famiglie più disagiate. La Protezione civile ha attivato il Centro operativo comunale (Coc). Sono state chiamate in causa, le associazioni di volontariato iscritte all’Albo della Protezione civile regionale per gli interventi richiesti a favore dei soggetti più deboli.
Covid-19, Ensi e associazioni di volontariato in prima linea
Tra le associazioni in prima a fronteggiare la pandemia c’è Ensi Volontariato Calabria, coordinata dal presidente regionale Salvatore Muraca. Questi è anche capo reparto dei Vigili del fuoco nonchè componente del consiglio nazionale di Ensi volontariato. In queste settimane sono già stati effettuati vari interventi a favore di famiglie, cui i volontari hanno consegnato derrate alimentari.
Ovviamente il Coc è pronto eventualmente ad utilizzare i volontari anche per montaggi di tende o aumenti di spazi per il triage, sia davanti l’ospedale, sia davanti la casa circondariale, in caso di necessità. Ma sono pronti anche a gestire un eventuale afflusso di potenziali pazienti, regolamentando l’ingresso verso strutture sanitarie. Operazione che i volontari di Ensi hanno già svolto nei centri medici di AMNI SISS di Cosenza, Rossano e Corigliano.
In prima linea contro un nemico invisibile
Per effetto del lockdown spettrale risulta la città di Cosenza agli occhi dei volontari impiegati nel servizio. Solo qualche persona sui marciapiedi, soprattutto nelle vicinanze di negozi di generi alimentari, con guanti e mascherine, che si affrettavano a raggiungere le abitazioni.Oramai, la mascherina è diventata la nostra migliore alleata, per sconfiggere un nemico invisibile. Nei volti delle poche persone che si incontrano è ben palese la paura.
Camminano tutti a testa bassa: nei volti di tutti il panico e la preoccupazione collettiva. Quando tutto questo sarà finito, sicuramente ricorderemo questi momenti di grande sconforto. Momenti di tensione fisica e psicologica. Queste giornate, ci stanno insegnando quanto bella sia la vita. Ma soprattutto che avevamo il bene più prezioso, la libertà e forse non ce ne siamo mai resi conto. Di questo periodo terribile ricorderemo anche l’impegno dei volontari che hanno messo a rischio la loro vita garantendo servizi essenziali alla collettività.
( Foto Ensi Volontariato Calabria)
