Giovanni Brunetti e la sua passione per la musica ereditata dal papà Franco. Giovanni Brunetti, una passione per la musica che nasce fin da piccolo. Ereditata dal papà che era un bravo chitarrista, con concerti in tutta Italia, arrivando a suonare anche al Palasport di Milano. A contatto ravvicinato con la musica da sempre, essa rimane fino ad ora, l’unica arte capace di fargli vibrare l’anima, facendolo sentire incredibilmente vivo. Ricorda che insieme al padre si incantavano a rivedere moltissime volte un concerto dei Deep Purple, all’inizio non facendo caso alla batteria (probabilmente per la tenera età). In seguito, questo strumento diventa il suo grande amore e decide così di fare il batterista. Il papà Franco, fu molto felice nell’apprendere la sua scelta di fare il musicista. Tra i suoi ricordi, quelli in cui proprio il padre, lo portava ad assistere alle prove delle sue varie band e durante un intervallo e l’altro, lui si intrufolava nella sala prove. Sedendosi dietro la batteria, incominciava a suonarla. Dopo l’arrivo della prima batteria, sono cominciati anche i primi studi, prima da autodidatta e poi con Maurizio Mirabelli, l’Accademia Gustav Mahler di Trebisacce e il Conservatorio Stanislao Giacomantonio di Cosenza .
Giovanni Brunetti e suo libro Unica essenza
Ma il giovane Brunetti ha anche la passione per la scrittura, pubblica un libro che si chiama “unica essenza”, edito dalla casa editrice Rossini. Scritto per aiutare i giovani batteristi e non solo, a trovare il proprio suono. Riuscire a trovare il proprio suono è un processo lungo e faticoso che richiede anni e anni di tentativi e sperimentazioni varie. Un esempio su tutti ce l’abbiamo con David Gilmour, chitarrista e frontman dei Pink Floyd. Solo dopo svariati anni, è riuscito a trovare il suo riverbero nella tromba delle scale di un edificio. Il suono è una delle cose più importanti per un musicista, se non si ha il suono giusto nei contesti giusti, l’esibizione viene meno e più è sbagliato il suono e peggio sarà il risultato. Molti musicisti vengono riconosciuti ad occhi chiusi. Oltre che per il loro modo di suonare, anche per il loro suono e la combinazione di questi due fattori, denota un marchio di fabbrica, che a suo avviso è importantissimo, perché permette di essere riconoscibili tra mille.
Unica essenza . Una linea guida per i giovani batteristi
Il libro nasce per necessità, poiché molti anni fa, era alla ricerca costante di un suono che lo soddisfasse e sentire i grandi batteristi suonare, non faceva altro che accrescere la sua curiosità. Ma c’era un problema, non sapeva come arrivare al suo obiettivo, così nel corso degli anni, acquisendo conoscenze, comincia a scrivere appunti su un taccuino, che nel tempo è diventato sempre più ricco di informazioni. Si rende conto che tali informazioni, dovevano conoscerle tutti. Doveva essere una linea guida. Il suo manuale questo diventa, una guida per giovani batteristi. Un aiuto, a non essere più due entità distinte e separate con il proprio strumento, ma a diventare un’unica essenza. Da qui il titolo. Il suo sogno è sfondare con la sua musica e girare il mondo, ma se parliamo di progetti più prossimi, da poco tempo è stato contattato da una band della quale ora fa parte, gli “sliding Doors”. Creano brani inediti, affiancati da una produzione. Una volta riusciti ad accumulare abbastanza materiale, progettano di andare a suonare in Europa. Lui vuole con la sua musica, riuscire a toccare le persone nell’anima, arrivare dove l’occhio umano si interrompe. Giovanni stesso ci dice “il destino mi ha dato tante porte in faccia e molto spesso c’è stata gente che ha provato ad indurmi a non credere in quello che stavo facendo. A credere che il mio sogno era inarrivabile e che ero quasi pazzo a pensare che potessi toccare il cielo con un dito. Voglio lanciare un ulteriore messaggio a tutti i ragazzi e ragazze che leggeranno questo articolo, in modo che la mia voce viaggi lontano. Imparate a sognare ragazzi e non ci sarà più bisogno di trovare un senso a questa vita”!
(Foto Giovanni Brunetti)