Sandro Nucci sognava da tempo di presentare una sua personale a Malito, il borgo della Valle del Savuto dove l’artista è nato e cresciuto. Oggi, finalmente, questo sogno è diventato realtà. Proprio stasera, alle ore 19, sarà inaugurata una sua mostra di acquerelli. Il luogo prescelto per l’esposizione è la chiesa madre intitolata a Sant’Elia Profeta, ubicata nel cuore del centro storico.
Ritorno alle origini
Per Sandro Nucci (Alessandro all’anagrafe), che negli anni ha esposto in molte città, si tratta della 48ma mostra, probabilmente una delle più importanti, in ragione del forte legame che lo unisce al suo paese natìo. A Malito l’artista ha trascorso l’infanzia e l’adolescenza circondato dall’amore dei cari nonni, degli zii e dei parenti. In questo luogo incantevole, dove lo sguardo si perde tra il verde lussureggiante delle montagne circostanti e dei campi, paesaggi naturalistici di immensa bellezza, Nucci si è avvicinato alla natura che è diventata, molto presto, la sua principale fonte d’ispirazione. La creatività lo ha sempre accompagnato. A Malito è cresciuto scorrazzando nelle vie e nei vicoli, tra il forno dell’amata “Comare Rusineddra” e la piazza “du cimiteru”, dove con i cucchiai di rame, rubati di nascosto alla nonna e trasformati in rudimentali cazzuole, giocava a fare il muratore.
La chiesa madre e i ricordi di bambino
Nella chiesa madre di Malito, Sandro Nucci esporrà una serie di acquerelli su carta colorata che riproducono scene di mare animate da voli di gabbiani. Il mare è spesso presente nelle sue opere, così come lo sono i gabbiani, il cui volo esprime la grande voglia di libertà dell’autore. Oltre al mare, Nucci ama dipingere prati verdi mossi dal vento.
Tra gli acquerelli non mancano quelli rappresentanti alcuni scorci del bellissimo centro storico di Malito, un vero gioiello nella Valle del Savuto. Tra le varie rappresentazioni proposte dall’autore, si potranno ammirare i salici piangenti della piazza “du cimiteru”, gli spazi aperti e le chiese. La stessa chiesa madre rievoca ricordi indelebili nella memoria dell’artista. Qui, da ragazzo trascorreva molti pomeriggi ad ascoltare lo zio Guido suonare l’organo. Da qui si abbandonava a corse sfrenate che terminavano al bar “Veglio”, nella piazza superiore, dove andava a comprare il gelato. Immancabili nei suoi ricordi le gare lungo la discesa della “vilaria”, con le carrozze costruite nel laboratorio della falegnameria di nonno Gaetano.
Luogo del cuore
Per Sandro Nucci, Malito è il luogo del cuore, quello che ognuno di noi ha dentro, da cui non si separerà mai veramente. Il luogo delle radici, un punto fermo. In questo paese, l’artista ha formato il suo bagaglio culturale e umano, lo stesso che ha contraddistinto le tappe della sua lunga carriera al servizio dei cittadini. Nucci, infatti, ha alle spalle diversi anni di lavoro nella pubblica amministrazione, settore in cui ha rivestito cariche di prestigio.
Da quando la vita gli ha restituito il tempo necessario per occuparsi degli interessi personali, Sandro Nucci si dedica alla sua grande passione: la pittura. Lo testimoniano le numerose mostre realizzate finora e l’interesse crescente che suscitano le sue opere. La generosità che ha sempre accompagnato sua la vita è un elemento che caratterizza anche le sue mostre, il cui ricavato viene sempre donato in beneficenza.
Un dono per il Comune
Stasera Malito si prepara ad accogliere Sandro Nucci con la stessa affettuosità con cui l’artista si è impegnato a tornarci. Nucci, che è figlio d’arte, ha anticipato che donerà all’amministrazione comunale, guidata dal dottore Francesco De Rosa, uno dei quadri realizzati da suo padre, raffigurante un angolo del paese, insieme a una scultura in legno. “È bello – ha dichiarato il pittore – pensare che il Comune possa ospitare dei lavori suoi oltre che miei. Sono certo che mio padre ne sarebbe felicissimo”.
(Foto: Alessandro Nucci Profilo Facebook; Antonietta Malito)