A Cosenza è in funzione l’ospedale da campo, strutturalmente più grande di quella di Perugia. Da qualche giorno è già attivo anche il laboratorio di analisi per processare i tamponi. Il presidio dell’Esercito, è stato allestito nell’area di cantiere adiacente la stazione ferroviaria di Vaglio Lise dalla Protezione Civile. Una superfice di circa 10mila metri quadrati messa gratuitamente a disposizione dal Gruppo Ferrovie dello Stato.
Cosenza, uno dei quattro poli sanitari destinati alla Calabria
L’ospedale da campo è costituito da 18 container che ospitano oltre 40 posti letto. Annessi vi sono anche i laboratori di analisi già in funzione da qualche giorno, con capacità di processare fino a 150 tamponi h24. All’interno sono già operative alcune tende destinate alla esecuzione dei test molecolari e della vaccinazione antinfluenzale. Quello di Cosenza, è uno dei quattro poli destinati alla Calabria (Crotone, Vibo Valentia e Locri), dedicati all’emergenza Covid-19. Complessivamente, la struttura militare conta di 50 unità, tra personale medico sanitario e tecnici, tutti appartenenti all’Esercito.
Finalmente l’ospedale l’Annunziata di Cosenza tira un respiro di sollievo. L’avvio dei ricoveri nell’ospedale da campo, consente di aumentare la capacità delle strutture sanitarie di Cosenza e provincia. Strutture destinate ad ospitare soggetti pazienti positivi al Covid che necessitano di terapie ospedaliere. La Rete Ferroviaria Italiana, che avendo in gestione l’area dello scalo ferroviario di Vaglio Lise, si è occupata di tutto. Dalla rimozione di rotaie al materiale in sosta, nello spazio destinato alla realizzazione delle tenso-strutture. Non bisogna considerarla una tendopoli, ma un’azione concreta che mostra vicinanza ai cittadini calabresi in questo delicato momento storico. Un periodo difficile e complesso e non solo per l’emergenza pandemica.
La visita dei rappresentanti dello Stato all’ospedale da campo
Il team operativo dell’Esercito, è coordinato dal brigadiere generale Roberto Nardone, comandante dei supporti logistici nazionali. Questo ospedale da campo, è un distaccamento dell’Annunziata. Per il nosocomio cosentino da mesi ormai in sofferenza per mancanza di personale e posti letto, è un aiuto concreto elle esigenze giornaliere. Durante la fase preparatoria del nuovo polo, non è mancata la visita ufficiale da parte dello Stato. Dal ministro per gli Affari regionali Francesco Boccia, al capo della Protezione civile Angelo Borrelli, al presidente f.f. della regione Nino Spirlì.
Nei prossimi giorni saranno montati serbatoi di ossigeno, in modo tale da garantirne una distribuzione automatica nelle aree di degenza. Questa tensostruttura messa in opera dall’Esercito è perfettamente riscaldata e ben ancorata al suolo. Una soluzione ottimale per far fronte all’emergenza assoluta in cui si trovano Cosenza e provincia. La struttura conta di professionisti che danno prova di abnegazione, spirito di servizio e condivisione unanime della missione sanitaria.