La chiesa e il convento di San Francesco d'Assisi a Cosenza - itCosenza

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CHIESE STORIA

La chiesa e il convento di San Francesco d’Assisi a Cosenza

Panorama Con Cupola

La chiesa di San Francesco d’Assisi a Cosenza che sorge in piazza Marco Berardi zona storica della città, con l’annesso Convento francescano rappresenta il monumento più importante della città, dopo il Duomo. Si raggiunge percorrendo a piedi, strade strette e suggestive, da corso Telesio. Partendo dalla zona più antica della città, con abitazioni dalle caratteristiche scale esterne a pergolato e meravigliosi palazzi quattrocenteschi, d’impronta napoletana o catalana.

Facciata Della Chiesa
La facciata della chiesa

Il complesso monastico edificato su preesistenti fondazioni

Il complesso monastico, fondato dal beato Pietro Cathin da Faenza, discepolo di San Francesco nel 1217 è edificato su preesistenti fondazioni basiliane del 450 e occupato in seguito, anche dai Benedettini nel 565. Nel corso della storia i terremoti succedutisi negli anni, provocano ingenti danni al monastero, nello specifico quelli del 1638 e 1854. Anche l’ultimo conflitto mondiale reca gravissimi danni all’articolato complesso.

Navata Centrale con pulpito ligneo
L’interno della chiesa

Il primo impianto a navata unica, è posto probabilmente perpendicolare a quello odierno. A testimoniare ciò, è un ritrovato documento di restauro del 1656, da parte di Giacomo Mangerio, sulla primitiva fondazione per lavori necessari a far fronte ai danni del terremoto del ‘638. L’anno successivo ha inizio la costruzione della Cappella dell’Immacolata nel luogo ove sorgeva l’altare maggiore della chiesa. Nel 1719 su disegno dell’architetto Antonio Bova, con tramezzo sono separati il primitivo impianto del coro dal resto della chiesa.

La Cappella dell’Immacolata

Al posto del vecchio altare maggiore fu costruita la nuova Cappella dell’Immacolata, inserita in un progetto più ampio con una radicale trasformazione della struttura. Un inventario del 1691, riportò che in data, mancavano tre cappelle per completare la nuova chiesa che venne così rivestita di forme barocche. Solo nel 1719 ebbero inizio i lavori di completamento alla Cappella dell’Immacolata che assunse l’aspetto che oggi conosciamo. L’architetto napoletano Giovanni Calì o Calieri, la ridisegnò nelle forme attuali. Subito dopo il terremoto del 1854, la facciata ebbe un rifacimento con iscrizione latina, a due nicchie laterali con statue. Il convento venne soppresso nel 1866 e i francescani ritornarono nel 1912.

Daniele Russo Pala Navata Laterale Destra
La Cappella dell’Immacolata

Il Perdono di Assisi sull’altare della navata centrale della chiesa

L’interno della chiesa è a croce latina, a tre navate. La navata centrale si erge dominata dall’imponente altare maggiore ligneo, costruito nel 1700. Sovrastato da una tela, la grande pala d’altare di Daniele Russo, raffigurante il Perdono di Assisi del 1618. Altra opera dello stesso autore rimane anche il un crocifisso posto nella cimasa. La chiesa di San Francesco, con una facciata ottocentesca, fu ampliata all’interno e trasformata in forme barocche, a partire dalla seconda metà del XVII.

Pala altare maggiore, di Daniele Russo del 1700
Il Perdono d’Assisi

All’interno della chiesa la Cappella di Santa Caterina d’Alessandria

Dalla navata destra si accede alla meravigliosa seicentesca Cappella di Santa Caterina d’Alessandria. Decorata fastosamente da intagli lignei dorati e con dipinti di Willelm Borremans (1705) racchiusi in grandi cornici. Dietro il transetto destro si apre un ambiente gotico del sec. XIII, l’abside della primitiva chiesa, con un coro ligneo del 1505. La Cappella è eretta su commissione da una nobile famiglia napoletana i Miglianese (ascritta ai sedili napoletani) tra le più antiche di Cosenza. Ceduta successivamente alla confraternita nel 1530. La Cappella si presenta con ricchi intagli lignei dorati, mentre sul pavimento è posta una lapide con iscrizione del 1630.

Cappella Di Santa Caterina d'Alessandria, eretta su commissione della famiglia Miglianese
la Cappella di Santa Caterina d’Alessandria

Lungo le pareti della navata sono presenti sei tele, tre per lato, con scene della vita di Santa Caterina. Le opere sono di un pittore fiammingo Willem Borremans, vissuto in Italia Meridionale in particolare a Napoli. Il soffitto ligneo della Cappella, interamente intagliato reca un dipinto con l’effige di Santa Chiara, di ignoto del ‘700, proveniente dall’omonima chiesa.

Il chiostro quadrilatero

Il chiostro del convento, è quadrilatero costituito da 5 archi ogivali per ognuno dei 4 lati, su pilastri prismatici. Tre arcate sono chiuse a causa della costruzione della massiccia torre campanaria edificata nel 1594. La data incisa su una parete del chiostro è probabilmente riferita alla antica chiesa, con facciata a salienti simile a quella del Duomo.

Resti di mura romane “opus reticulatum”

Accanto alla Chiesa di San Francesco, sono visibili resti di mura romane in “opus reticulatum” e di un’abside, probabilmente dell’antica struttura benedettina. Di quella chiesa distrutta dal terremoto del 1184 e non più riedificata, restano finestre a sesto avuto e qualche muro.

Foto Monastero Benedettino Cosenza
I resti dell’antica struttura benedettina

La cupola è di forma cilindrica rivestita di laterizi disposti a rombo, spezzati al centro da mattoni simili, posti a “dente di sega”, che rompono la freddezza della sottostante massa cubica.

(Foto di Rinaldo Panucci/Facebook)

La chiesa e il convento di San Francesco d’Assisi a Cosenza ultima modifica: 2020-06-17T06:39:41+02:00 da Giusy De Iacovo

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