La guida di Cosenza, edita dalla National Geographic, è in tutte le librerie d’Italia: unica provincia calabrese ad avere la guida a livello nazionale. Una vera finestra sul territorio, per una città tutta da scoprire in continua evoluzione culturale. E’ l’informazione in tasca, per un immediato quadro non solo del contesto storico e geografico, ma capace di illustrare anche arte, cultura, storia, enogastronomia di Cosenza e dintorni.
Focus sulla città dei Bruzi con la guida edita dal National Geographic
La città Bruzia è da sempre un groviglio inestricabile di emozioni e sentimenti discordanti, tra la parte vecchia e la nuova del territorio. Fino a qualche tempo fa, era considerata, una città da cui fuggire se pur impossibile da dimenticare, per lo straordinario tessuto storico, artistico e culturale. Oggi rientra a far parte di quelle città le cui metodologie progettuali architettoniche, pur rimanendo nel rispetto del tessuto urbano, riflettono sui processi cognitivi, applicati agli spazi ed ai progetti. Oggi, un paese che non mette al centro la sua fruibilità attraverso l’educazione all’arte, non ha futuro.
Per conoscere meglio questo particolare lavoro editoriale abbiamo intervistato l’assessore al Turismo e Marketing Territoriale di Cosenza, Rosaria Succurro.
Com’è nata l’idea di questa importante iniziativa di cui lei è promotrice?
L’idea è stata mia, prendendo i vari contatti e convocando un tavolo di esperti, necessari per interloquire e confrontarsi sui contenuti. Erano presenti anche esponenti della National Geographic, ai quali ho esposto tutte le peculiarità della città. Ho messo a disposizione della casa editrice, contenuti e materiale in mio possesso, sviluppati all’interno del Comune e poi adattati in base al loro format, che utilizzano per tutte le guide d’Italia. Per quanto riguarda le foto sono di un nostro bravissimo fotografo cosentino, Rinaldo Panucci.
La guida cosa evidenzia maggiormente?
Ho creduto importante che la guida, fosse redatta sia in italiano che in inglese, per agevolare gli stranieri sempre più interessati a visitare la nostra città e le sue diverse eccellenze. L’interno è costituito da una mappa sulla città, da una guida inerente i luoghi e gli itinerari su come arrivarsi. Devo puntualizzare, che noi lavoriamo con il turismo italiano, anche se in questi ultimi tempi tutto forzatamente si è fermato. Avevamo preparato contatti e trasferimenti con gruppi, lavorando anche con l’estero, organizzando dei national tour, che per ovvi motivi sono stati sospesi. Tutto questo è pur sempre un lavoro avviato, auspicando al più presto di riprendere il tutto.
Il lavoro editoriale presentato anche alla Bit di Milano
In quell’occasione ho evidenziato soprattutto che Cosenza non è più un nucleo urbano commerciale, come si presentava anni fa, ma una città turistica, volta a far leva su ciò che ha di più bello da offrire. E direi che la guida, lo evidenzia molto bene, sia per i contenuti e sia per le fotografie, dall’arte ai paradisi naturalistici, alle eccellenze enogastronomiche. A tal proposito vorrei sottolineare in primis, che stiamo lavorando da anni su Cosenza città turistica. Alla Borsa internazionale del turismo di Milano, per la presentazione, ho contattato diversi tour operator e giornalisti internazionali, ai quali ho mostrato attraverso video e fotografie il nostro interessante tessuto urbano e dintorni. Ne sono rimasti estasiati!
Perchè scegliere Cosenza piuttosto che un’altra città?
Il segreto credo che sia riposto nella sua posizione strategica, infatti è determinante palesare, per chi non lo sapesse, che Cosenza è situata a pochi chilometri dal mare e dalla montagna. Il turista che si approccia alla nostra terra, ha l’opportunità di soggiornarvi a lungo, in virtù del fatto che possa scegliere mare o monti. Si può godere a pieno di così tanta bellezza diversificata, per target, età, tipologia, per stagione. L’itinerario spazia dalla Sila al Pollino, alle nostre meravigliose coste, e a tutta l’arte che la pervade.
Oltre ai luoghi e alle tante bellezze visibili, si parla anche di Re Alarico?
Certo, si fa riferimento ad Alarico, inserito nei nostri percorsi, dal Museo, al tesoro dello stesso nella confluenza dei due fiumi (Busento e Crati). Si parla poi dell’arte Contemporanea, dal Mab, ai BoCs Musium, ai BoCsArt ed ancora viaggiando per la zona antica attraversando corso Telesio, si arriva al Teatro Rendano, al Castello Svevo, la Galleria Nazionale e tanto altro ancora.
E’ una guida che, pur nella sua essenzialità, riesce a tracciare un percorso interessante, toccando argomenti differenziati, incuriosendo così lo spettatore. Non potrebbero mancare le eccellenze enogastronomiche, per un turismo esperenziale, per chi voglia evadere dalla routine di tutti i giorni. Ed infine un elenco degli eventi principali cosentini, tra cui: Capodanno, Buone feste cosentine, la Festa delle invasioni, la Fiera di San Giuseppe, la Festa del cioccolato, e tanto altro ancora.
(foto Giusy De Iacovo/ItCosenza)