L’uovo pasquale. Una tradizione antica, che era già presente nella Pasqua ebraica. L’uovo è il simbolo della nascita. Infatti come simbolo della vita che si rinnova, l’uovo veniva dato in dono quando il giorno di Pasqua coincideva con i riti di primavera, per festeggiare la fecondità. I Persiani, ad esempio, consideravano l’uovo della gallina un segno di buon auspicio simbolo della natura in rinnovamento, già 3000 anni fa. Le origini del famoso uovo di cioccolato sono da ricondurre al Re Sole, Luigi XIV. Fu lui che per primo, a inizio Settecento, fece realizzare un uovo di crema di cacao al suo chocolatier di corte. L’usanza di regalare le uova a Pasqua però è più antica e si perde nel lontano Medioevo.
L’uovo pasquale e Fabergè
Quelle preziose di Fabergé furono le prime a contenere la sorpresa. Alla fine dell’Ottocento egli diventò celebre per le sue creazioni, veri gioielli contesi dai sovrani dell’epoca. Lo zar Alessandro III, gli commissionò un uovo da “mille e una notte”, completamente ricoperto di pietre preziose, per donarlo alla zarina in occasione della Pasqua russa. Al suo interno vi era il tuorlo in oro e persino un minuscolo pulcino sempre del metallo prezioso. Dopo questa impresa, a Fabergé, furono commissionate ben altre 51 uova imperiali, divenuti poi i gioielli più ricercati delle aste mondiali fino ai tempi nostri.
L’uovo pasquale, simbolo di rinnovamento
Inoltre si tramanda che, già nel Settecento dalle parti di Torino, ci fosse l’usanza di inserire un piccolo dono dentro le uova di cioccolato. Secondo quest’altra interpretazione potrebbero essere stati quindi proprio i Piemontesi, maestri nell’arte del cioccolato, i primi a lanciare la moda delle uova pasquali con sorpresa.
Una forma perfetta che racchiude una nuova vita. L’’uovo è un simbolo importante della Pasqua, e lo ritroviamo in svariate forme, da quello di gallina a quello di cioccolato, dalle uova smaltate a quelle preziose con fregi in oro. La Pasqua cristiana è andata a sovrapporsi ad una festa già esistente.
La Pasqua e gli Ebrei
Per gli Ebrei celebrare la Pasqua significava e significa tuttora ricordare l’esodo dall’Egitto, guidati da Mosè, per raggiungere la Terra promessa. In questa celebrazione uno dei simboli era l’uovo: proprio in virtù della sua forma non ha né un vero inizio né una vera fine, ma rappresenta il ciclo continuo della vita e della morte. Ovvero, è il simbolo del lutto per la perdita, ma è anche la speranza per una nuova rinascita. Ma anche nelle altre civiltà l’uovo era un simbolo di vita e fertilità: i contadini dell’antica Roma, per esempio, avevano l’abitudine di seppellire nei campi un uovo dipinto di rosso per propiziarsi un buon raccolto.
La rinascita e la leggenda di Maria Maddalena
L’uovo non è solo la rinascita della Natura, ma dell’uomo stesso, cioè Cristo risorto: come dall’uovo nasce un pulcino, Gesù risorge ed esce dalla sua tomba. Molto popolare anche una leggenda secondo la quale Maria Maddalena aveva annunciato all’imperatore Tiberio la resurrezione di Gesù presentandogli un uovo dipinto di rosso, a simboleggiare il sangue di Cristo e quindi la redenzione dell’umanità.
Con il passare dei secoli nacque la tradizione di portare le uova in chiesa per essere benedette. Uova di gallina (ma anche di quaglia e faraona), da mangiare sode, assenti per tutto il periodo della Quaresima in segno di penitenza e digiuno, che poi riapparivano sulla tavola proprio il giorno di Pasqua.
Le uova colorate
Ma le uova, possono anche essere colorate. Una volta ben sode, possono essere decorate in tanti modi. Anche utilizzando colori naturali trasformando la preparazione alla Pasqua, in un’attività divertente che coinvolge tutta la famiglia. Per esempio le bucce di cipolla cotte oppure le foglie di tè colorano il guscio di marrone; le foglie di edera e ortica rendono verdi le uova; zafferano cotto e cumino ed ecco un bel giallo; succo di rape rosse per il rosso.
Per far fissare bene i colori occorre tenere immerse le uova nell’acqua calda colorata, oppure fatele cuocere direttamente al colore, che sarà più brillante con qualche goccia di aceto. Le uova così decorate possono essere un originale segnaposto nella tavola di Pasqua.
Curiosità pasquali
Ci cono delle curiosità della Pasqua. Per esempio perché cambia ogni anno la data. Perché la Pasqua cristiana segue il calendario lunare e, secondo una regola stabilita dal Concilio di Nicea del 325, si celebra la domenica successiva alla prima luna piena dopo l’equinozio di primavera. Per questo non può mai cadere prima del 22 marzo, né dopo il 25 aprile. Allora attendiamo la Pasqua e gustiamoci tante buone uova di cioccolato, al latte, fondente, bianco, ma sempre gustose e con una sorpresa che ci allieterà.
Buona Pasqua a tutti!
(Si ringrazia per le foto delle uova di cioccolato Casa Bertini)
Che bello!