Progetto di Economia circolare e ambiente. Stanno aderendo molti comuni della Provincia di Cosenza e della Regione Calabria al Progetto di Economia circolare e ambiente. Due argomenti oggi fortemente presenti nel dibattito politico e nelle agende degli Stati occidentali. Tra gli obiettivi enunciati dal presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ma anche dal nostro presidente del Consiglio, Mario Draghi. L’obiettivo è quello di arrivare al 2050 con emissioni di CO2 a zero. Pertanto gli indirizzi di politica ambientale ed economica, devono andare in questa direzione. Vige la consapevolezza di questa urgente necessità. La salute del pianeta e dei suoi abitanti, è in parte già patrimonio del mondo delle imprese e della ricerca.
Progetto di Economia circolare e ambiente. Remunero srl
Un esempio lampante ne è il progetto “SMART & GREEN REWARD” di Remunero Srl, una start-up di Olbia, di cui è amministratore unico Federico Orlando. Dopo una fase di studio delle normative europee e dei parametri della BCE (Banca Centrale Europea), durata 3 anni, si è sviluppato un progetto scalabile in ambito europeo, per non creare zone di vantaggio fiscale a discapito di altre. I seguenti due anni hanno coinvolto il team di sviluppatori software nel creare l’algoritmo necessario al tracciamento puntuale di tutte le informazioni di base, dei dati ricevuti dal conferimento degli utenti e dei flussi finanziari derivanti dal progetto, al fine di evitare l’uso illegale delle risorse. L’ultimo anno è servito per un confronto iniziale con oltre centoquaranta Comuni, per capire le loro necessità, eventuali problemi o richieste per poi rimodulare il progetto al meglio.
La presentazione ai comuni
Dalla fine del 2019, con la consapevolezza che il progetto era ormai maturo, si è partiti con presentazioni ai Comuni, precedute da una PEC ufficiale, nell’ottica di implementare il progetto a livello nazionale. Alla data odierna, Remunero, ha attivato il protocollo col Comune di Grosseto, primo capoluogo di provincia ad aver attivato il progetto; oltre mille altri comuni sono prossimi all’attivazione. In sintesi, il progetto consiste nella restituzione a cittadini, imprese, artigiani, professionisti, ovvero a tutti gli utenti Tari, dell’equivalente del tributo pagato l’anno precedente per un totale di cinque anni della durata del progetto. I crediti vengono caricati sulla Remunero Card da utilizzare per l’acquisto di beni o servizi all’interno del territorio comunale convenzionato.
Le comunicazioni
Da precisare che il Comune non ha costi se non l’onere di comunicare a Remunero che i propri cittadini e utenti Tari:
1) abbiano pagato la Tari al Comune;
2) abbiano conferito correttamente i rifiuti;
3) non siano incorsi in reati ambientali, (es. abbandono rifiuti).
L’utente Tari, riceve la Remunero Card con l’equivalente del tributo pagato, che può spendere nella modalità indicata da Remunero in negozi, ristoranti e altri esercizi. Tutti, convenzionati sul territorio.
L’economia circolare sul territorio
Tale meccanismo, oltre che essere innovativo sotto il profilo dell’educazione al corretto conferimento dei rifiuti, attraverso la premialità (e non attraverso una attività repressiva), evidenzia come, attraverso il riciclo dei rifiuti si possano sviluppare occasioni proficue di economia. Dalla produzione di gas ed energia, al bitume per le strade, al riutilizzo delle lattine, della plastica e della carta, riducendo sostanzialmente il taglio degli alberi. Ma il progetto di Remunero, coglie un altro obiettivo molto importante. Quello dell’economia circolare sul territorio. Perché alle somme della Tari già incamerate dai Comuni, Remunero aggiunge una somma equivalente, che si somma al Pil del territorio, facendolo crescere di 1,7–2 punti. Esso resta sul territorio, in un esempio di economia circolare.
( Foto Sante Blasi)
¡Gran iniciativa!