La Chiesa Cattedrale di Cosenza di Santa Maria Assunta e la sua consacrazione. Il 30 gennaio del 1222 è consacrata la Chiesa Cattedrale di Cosenza alla presenza dell’imperatore Federico II di Svevia. Il quale per l’occasione dona al Capitolo “una reliquia della croce custodita in una croce aurea gemmata “probabilmente la Stauroteca tuttora custodita nel Museo Diocesano di Cosenza. Da allora sono trascorsi 800 anni e per celebrare degnamente questa importante ricorrenza 16 sedici artisti di rilievo internazionale hanno aderito al grande progetto Trame preziose curato da Giacinto Di Pietrantonio e sostenuto dalla Regione Calabria.
Un progetto d’arte per la Chiesa Cattedrale di Cosenza di Santa Maria
L’idea progettuale, programmata e coordinata dall’associazione 8centoCosenza aps, nasce dalla Fondazione Riccardo Misasi Ereditare la Terra che ne ha curato gli aspetti organizzativi. Il progetto, grande esempio di dialogo tra Chiesa e arte interessa la bellissima navata dell’edificio con il suo monumentale e austero stile romanico dove la pietra di Mendicino sembra essere scolpita dalla luce.
La lunga navata è impreziosita con splendidi arazzi, le cui policromie si inseriscono in un contesto architettonico che alterna sedici colonne e archi a tutto sesto, in corrispondenza dei quali sono stati installati i manufatti. I temi scelti dagli artisti sono a carattere biblico ed evangelico, il formato rettangolare delle opere della misura di quattro metri fa apparire gli arazzi come incastonati nelle linee geometriche dell’architettura dell’edificio sacro con le possenti volumetrie delle colonne che sembrano diventare parte di una scenografia dove colore, tessuti, spiritualità e storia si svelano agli occhi dell’osservatore come un unicum di grande bellezza.
Gli arazzi, tra iconografia e fede
Gli artisti di fama internazionale, hanno reinterpretato temi religiosi utilizzando un linguaggio moderno e dinamico. Le scene dall’alto valore simbolico, si riferiscono alle vicende storiche ed architettoniche strettamente correlate alla storia della Chiesa e alla forza della liturgia stessa. Mentre in altri casi si ispirano ad episodi della vita di Gesù e della Vergine oppure ad episodi di fede e temi biblici. Gli arazzi sono realizzati nelle officine tessili Desta di Settingiano (Catanzaro), azienda specializzata nella produzione di paramenti ed arredi sacri.
Le opere
Le opere sono di Stefano Arienti, L’Ultima Cena, Vanessa Beecroft, Gesù che purifica il tempio, Mariella Bettineschi, La Visita di Maria a Elisabetta, Michele Ciacciofera. E ancora, Davide che trasporta l’arca dell’alleanza, Jan Fabre, Gesù guarisce 10 lebbrosi durante il viaggio verso Gerusalemme, Giuseppe Gallo, La guarigione di Naaman il Siro, Goldschmied & Chiari, Il sacrificio di Melchisedek, Debora Hirsch. La preghiera di consacrazione del tempio di Salomone, Ugo La Pietra, La Costruzione della Cattedrale, Maurizio Orrico, La consegna della Stauroteca, Alfredo Pirri. La consacrazione della Cattedrale, Michelangelo Pistoletto. La gloria del Paradiso Terzo Paradiso, Luigi Presicce. La profezia di Natan al Re Davide, Giuseppe Stampone, L’Assunzione della Beata Vergine Maria, Grazia Toderi, Il miracolo della peste e Vedova Mazzei.
L’Annunciazione
“Tale operazione costituisce un unicum nella storia della relazione tra religione e arte contemporanea”, spiega Giacinto Di Pietrantonio. “Essa è pure letta come risposta al messaggio rivolto agli artisti da Paolo VI in chiusura del Concilio Vaticano II dell’8 dicembre del 1965. In quell’occasione il Papa invitava gli artisti a tornare a dialogare con la Chiesa come era stato per millenni. Modernamente, ciò dimostra che l’arte in quanto sempre contemporanea, può e deve tornare alla grande a lavorare e dialogare nei luoghi sacri ”. Non ci resta che tornare a vivere i luoghi della fede, riscoprendone le origini e facendoci ispirare dalla grande bellezza che prende forma nelle opere d’arte.