Il Sartù di riso di mamma Alberta. Continua la sagra dei piatti unici e dei timballi. Un’altra ricetta gustosa e ricca di passione per la cucina, ma soprattutto di dolci ricordi familiari che arricchisce il Blog di It Cosenza, preparata dalla Signora Katia De Salvo. I ricordi accompagnano prepotentemente la nostra vita. Anche quelli di vecchie ricette, rispolverate dal bagaglio della memoria, che ci riportano a momenti felici di vita vissuta, al di là del tempo, al di là di ogni cosa. I giorni spensierati a cucinare con chi amavi, che fanno calore, che fanno famiglia.
Il Sartù di riso e la sua versione calabrese
Il Sartù di riso è un piatto della tradizione campana ed è un timballo di riso ripieno di polpettine, uova sode, piselli e fior di latte. Il sartù di riso è un piatto che viene realizzato spesso durante le feste, proprio perché se ne ricavano tante porzioni per i vari commensali ed è anche un piatto bello da vedere, coreografico, perché può essere cotto in forno in un stampo per ciambelle assumendo una bella forma ad anello. Oggi, per il nostro blog, vi presentiamo la versione calabrese.
La preparazione
Per preparare il Sartù di riso si inizia dalle polpettine. In una ciotola mettere in ammollo la mollica di pane nell’acqua. In un recipiente a parte, versare la carne macinata, aggiungere sale e pepe, l’uovo e la mollica di pane bagnata. Amalgamare per bene gli ingredienti, incorporando il parmigiano grattugiato e formare le polpettine. Mettere a scaldare l’olio in una padella e friggere le polpettine, una volta cotte riporle su di un piatto ricoperto da carta assorbente. Procedere con la preparazione del ragù. In una pentola fare soffriggere 1/2 cipolla con un filo d’olio e poi aggiungere le salsicce sbriciolate e sfumare con il vino bianco.
Poi versare la passata di pomodoro e aggiungere un pizzico di sale. Far cuocere per almeno 1 ora. A questo punto potete cominciare a cuocere il riso. In una pentola versare l’olio, aggiungere 1/2 cipolla tritata finemente e lasciare soffriggere per qualche minuto. Versare il riso e farlo tostare, sfumare con il vino bianco e poi aggiungere il brodo vegetale fino a ricoprire il riso. Aggiungere metà del ragù di carne e far cuocere il riso, aggiungendo man mano il brodo, fino ad ottenere una cottura al dente. A fuoco spento, poi, mantecare con il parmigiano grattugiato. Unire 2 uova sbattute insieme al parmigiano e al riso e amalgamare per bene. Aggiungere le polpettine, le uova bollite, e i tocchetti di caciocavallo. Poi la salsiccia stagionata piccante e mescolare.
La teglia e il forno
Prendere un ruoto (una teglia) per ciambelle, imburrarlo e cospargerlo con il pangrattato. Foderare il fondo e i bordi del ruoto con metà del riso, posizionare al centro le polpettine e aggiungere un po’di ragù e un paio di salsicce cotte nel ragù tagliate a pezzetti. Poi il formaggio e le uova. Ricoprire con il resto del riso, cospargere la superficie con il pangrattato e qualche tocchetto di burro. Cuocere a 180° per circa 30 minuti. Una volta sfornato lasciarlo freddare circa 10 minuti e poi rovesciare il ruoto su un piatto da portata. Dare dei piccoli colpi e sformare il Sartù. Servirlo tagliato a fette con il ripieno bello filante.
Origine del termine
Il termine Sartù deriva dall’espressione francese sour tout, che indicava un indumento in grado di “coprire tutto”.
Bon appetit!
( Foto Kaia De Salvo)