Fondazione Giuliani e l’emigrazione della Calabria nel mondo. La Fondazione Attilio ed Elena Giuliani, istituita nel 2010 con sede a Villa Rendano, ha assunto per Cosenza un ruolo centrale nel recupero dei valori identitari, nel coinvolgimento della comunità locale. Essa, ha anche un ruolo importante nell’educazione al patrimonio e nella sua promozione, attraverso una programmazione diversificata, volta per un verso al recupero della memoria collettiva e, per un altro, all’innovazione tecnologica. Esemplare è il caso del Museo multimediale Consentia Itinera.
Fondazione Giuliani
Ciò è attestato, tra le altre cose, dall’indagine qualitativa, condotta nella primavera del 2019 da Metis-Ricerche. Esso, ha sancito una vera e propria investitura da parte dei cittadini di Cosenza, circa il ruolo della Fondazione Giuliani, nell’analisi dei principali temi del dibattito civile territoriale e nella elaborazione di proposte culturali e storico-sociali. Precisamente, quelle volte a fornirne, in trasparenza, un quadro chiaro ed esaustivo alla collettività.
Fondazione Giuliani e il rapporto tra comunità e territorio
Investitura che, nonostante la pesante interruzione dovuta alla pandemia Covid-19, la Fondazione ha accolto con assoluta pienezza e ferma volontà di attuazione. A tal punto, da renderla oggetto prioritario della mission istituzionale per il futuro imminente, sotto la guida dell’amministratore straordinario Prof. Francesco Pellegrini. Il progetto identitario avviato dalla Fondazione e declinato in molteplici azioni, volte alla osmosi con la comunità ed il territorio, proseguirà nel 2021 con molteplici attività. Tra queste, l’avvio di un ambizioso progetto di ricerca sull’emigrazione recente di centinaia di calabresi, altamente specializzati e qualificati. Quelli che dalla città e dai borghi della nostra regione, si sono trasferiti all’estero.
Fare cultura
La Fondazione Giuliani intraprende questa nuova direttrice. Lo fa in linea con l’intenzione di “fare cultura”, ma non la “cultura del chiacchiericcio”, non la cultura delle ambiguità e delle ingannevolezze. Essa, seppur risulti ben studiata a livello nazionale, non sembra del tutto o non sempre scientificamente esplorata in ambito locale. La Cultura cui aspira la Fondazione Giuliani, è volta alla costruzione di una cittadinanza realmente attiva. Ad un concreto e fiero “risveglio” dei calabresi, ancor più in un momento tragico quale quello attuale. Una Cultura che intende assurgere ad occasione di forte rilevanza civica, in grado di favorire l’esercizio della democrazia mettendo a nudo la realtà.
Il progetto sull’emigrazione della Fondazione Giuliani
Il progetto sul tema dell’emigrazione, consiste in un reclutamento ed ascolto dei calabresi, che a seguito di un qualificato percorso formativo, hanno deciso di esprimere le proprie competenze all’estero. La Fondazione manifesta, nei loro confronti, l’intenzione di raccontarne singoli tasselli di vita, maturati tra l’abbandono o la fuga dalla terra d’origine e le più alte soddisfazioni professionali. Inoltre, mira a costruire iniziative e progetti condivisi. Con i quali tali professionalità, potranno certamente contribuire al miglioramento delle condizioni del nostro territorio, talvolta palesemente rassegnato alla disfatta.
Questionario on line
Ai primi 50 giovani calabresi, è stato somministrato un questionario online a tale fine. Il tutto, al fine di recepirne i sentimenti, le attuali attività e le condizioni personali. Nonché taluni input programmatici, in grado di rafforzare l’idea embrionale della Fondazione Giuliani, di rendere Villa Rendano un hub di confronto e progettazione dei calabresi all’estero per la città. Ma anche per il centro storico e per la Calabria. I nostri interlocutori afferiscono a diversi ambiti disciplinari. Dagli studi umanistici al turismo, dall’economia alla giurisprudenza, dall’ingegneria alle biotecnologie mediche. Fino ad arrivare ai trasporti registrando un’ampia geografia, che spazia dagli Emirati Arabi all’Inghilterra, Stati Uniti, Germania ed altri Paesi ancora.
I contatti
Sarà fondamentale la collaborazione di tutti i cittadini, nel mettersi in contatto con la Fondazione Giuliani, visitando Villa Rendano o scrivendo alla direttrice del Museo Cosentia Itinera, Anna Cipparrone, all’indirizzo [email protected] per accedere al questionario. Il progetto, seguirà pertanto due direttrici. Per un verso consisterà in una indagine qualitativa che si avvarrà anche della collaborazione del corso di laurea in Marketing del turismo dell’Università della Calabria (nell’ambito del progetto sul turismo delle radici). Questa sarà incentrata sull’analisi delle motivazioni di tale emigrazione. Dall’altro, nella direzione di consolidare il ruolo di Villa Rendano sul territorio calabrese, il progetto aspira a divenire strumento di raccordo e relazione tra Cosenza, la Calabria e i calabresi all’estero. Comprendend anche tutti coloro i quali, dopo anni di esperienza fuori dall’Italia, vi sono rientrati animati dal desiderio di contribuire al suo sviluppo.
L’identità locale da ritrovare
Villa Rendano sarà dunque, luogo di ritrovamento e diffusione all’estero dell’identità locale. Ma, soprattutto, sarà il luogo in cui chi ha lasciato la Calabria per svariate ragioni, potrà proporre idee e progetti che abbiano una effettiva ricaduta sul territorio, sulla sua rigenerazione, sullo sviluppo economico e sull’innovazione.
( Foto Anna Cipparrone/Foto Google)