Giocagin messaggio di pace. Nei giorni scorsi, a colorare festosamente i palazzetti, i parchi e le piazze di trentotto città di Italia, sono stati proprio tanti giovanissimi danzatori e atleti. Hanno avuto modo di esibirsi con coreografie di danza e in dimostrazioni di pattinaggio, discipline orientali, ginnastica e molto altro. Hanno così dato il via alla ormai affermata e attesissima manifestazione UISP “Giocagin”. Manifestazione che si svolge in un periodo che va dal mese di marzo fino a maggio. Castrovillari ha ospitato la kermesse nazionale, nella palestra del polisportivo I Maggio. Essa, dopo due anni di assenza, causa pandemia, torna alla grande, ospitando circa cento atleti, appartenenti a diverse scuole di danza della provincia di Cosenza.
Giocagin, la ripresa della danza dopo la pandemia
Grazie al contributo dei comitati UISP, nel tempo sono realizzate attività di sport e cooperazione, volte a migliorare le condizioni di vita di bambini in aree disagiate, dalla Bosnia, al Libano, alla Palestina. Gli atleti giunti nella palestra I Maggio, sono stati accolti e salutati dalla presidente del comitato territoriale di Castrovillari, l’avvocato Ilaria Oliva. È stata proprio lei a spiegare al numerosissimo pubblico che affollava gli spalti, le difficoltà degli ultimi due anni di fare sport a singhiozzo in una terra che vive tantissimo di arte e cultura sportiva. In questa occasione, si sono potute ammirare le numerose coreografie, di danza classica, moderna, contemporanea, hip hop. E ancora, latino americano, caraibico e zumba. Esibizioni sostenute dai calorosi applausi del numerosissimo pubblico, desideroso come non mai, di poter finalmente vedere esibire i propri figli, costretti a rinunciare a fare sport per il fermo pandemico.
Le coreografie delle ballerine dedicate ai bambini ucraini
Il focus di quest’anno è la pace, con un messaggio di speranza e soprattutto di vicinanza al popolo ucraino. In virtù di ciò, ad aprire la manifestazione, la coreografia delle Little Dancers dello Studio Danza di Cassano Ionio. Le ballerine, hanno voluto dedicare ai bambini del popolo ucraino la loro esibizione, raccontata attraverso la voce di Mirko Iaquinta, su musica tratta dalla colonna sonora del Re Leone.
Palloncini colorati lanciati verso il cielo
Pochi minuti per dire di come sia tutto più semplice se si riuscisse a vedere il mondo con gli occhi dei bambini. Con quella magia che farebbe spuntare variopinti fiori in un prato, dove invece spuntano gli orrori della guerra. Un’apertura, quindi, nella quale sono stati rappresentati tutti gli sport oltre alla danza. A conclusione dell’evento, le giovanissime ballerine hanno lanciato verso il cielo dei coloratissimi palloncini, per dire ad alta voce che proprio loro, “i piccoli” hanno il diritto di sognare e vivere in un mondo di amore.
( Foto Grazia Ciappetta)
