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MEMORIA STORIA

Cosenza 1943-2023, 80 anni fa i bombardamenti sulla Calabria

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I bombardamenti degli aerei alleati e gli scioperi alla Fiat Mirafiori di Torino e nelle fabbriche di Milano. Il 24 gennaio 1943, mentre si combatte in Africa, nell’Oceano Pacifico e in Russia, si chiude la Conferenza di Casablanca tra le potenze alleate. Winston Churchill, primo ministro del Regno Unito, e Franklin Delano Roosevelt, presidente degli Stati Uniti d’America, decidono di imporre alla Germania e al Regno d’Italia la resa incondizionata. La guerra è ancora di là da finire, e tra il 15 e il 20 febbraio si ripetono, pesanti, i bombardamenti su Milano e Napoli. Intanto le forze democratiche riacquistano fiducia e incominciano a organizzarsi.

Il 5 marzo, alla Fiat Mirafiori di Torino si registra il primo sciopero contro la fame e la guerra, è la fine del silenzio anche nelle fabbriche di Milano. Con i bombardamenti, gli americani di giorno e gli inglesi di notte, vogliono interrompere tutti i collegamenti. Soprattutto quelli verso l’Africa, perché ancora si combatte in Tunisia, e la Sicilia, dove i comandi dell’Asse stanno già facendo affluire truppe e materiali in previsione di un possibile sbarco in grande stile degli Alleati. Dalla Stazione delle Ferrovie dello Stato di Paola passano – diretti in Sicilia – una media di novantacinque convogli il giorno, quasi tutti militari. E tanti altri ancora percorrono la linea ionica Taranto – Reggio Calabria.

Le Calabrie teatro del fronte occidentale della Seconda guerra mondiale.

Gli Alleati sono obbligati a interrompere questo consistente flusso di uomini e mezzi, distruggendo ogni via di comunicazione utile alle Forze dell’Asse. E quindi anche le ferrovie e le autostrade calabresi. Le Calabrie diventano l’obiettivo dei mastodontici aerei nemici. Infatti il 12 aprile 1943, le bombe di sei Liberator B-24’s americani, di ritorno da Napoli, deflagrano – per la prima volta –  sulle case e tra le strade di Cosenza.

2 1943 04 12 Foto Scattata Da Uno Degli Aerei Che Hanno Bombardato Cosenza 12 Aprile 1943

Le esplosioni si susseguono lungo gli scali ferroviari dello Stato e delle Calabro-Lucane e sul limitrofo Fiume Crati, a partire dall’estremità orientale del Ponte Alarico. Arrivano fino ai quartieri della Massa e dello Spirito Santo, e, infine, un’altra sequenza di bombe sconvolge il territorio a norddel Fiume Cardone.

Qualche giorno dopo, quasi un segno del destino, dopo che il cosentino di Belmonte Michele Bianchi è stato il primo segretario generale e fondatore del Partito nazionale fascista. Il 17 aprile 1943 è la volta del cosentino di Paola Carlo Sforza a essere nominato segretario generale del partito, sarà l’ultimo. Il 12 maggio 1943, gli italiani e i tedeschi sono costretti alla resa in Africa.

Le manifestazioni in programma per l’11 e il 12 aprile 2023

A Cosenza, l’11 e il 12 aprile, si celebra la ricorrenza “1943 • 2023. A 80 anni dai bombardamenti sulla Calabria”, che si svolgerà, martedì 11, dalle ore 18:30, presso il Royal Hotel Congressi con la resentazione in anteprima nazionale del volume “1943. Cosenza bombardata … e la morte arrivò dal cielo” di Roberta Fortino, pubblicato da Editoriale progetto 2000, coordina l’editore Demetrio Guzzardi. Mercoledì 12, dalle ore 9:30 alle 12:30 presso Istituto comprensivo “Cosenza, Via Roma – Spirito Santo”, nello storico plesso di Via Lungo Crati Dante Alighieri, nell’Aula scolastica-museo si terrà una Mostra bibliografica e documentaria sul 1943 nelle Calabrie. L’evento è a cura di Archivio di Stato e della Biblioteca Nazionale di Cosenza.

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Alle ore 10:30 in Piazza Spirito Santo don Luca Perri, rettore della Cattedrale di Cosenza, benedice il Monumento ai cinque “Bambini dello Spirito Santo”. A seguire, presso il Centro polifunzionale del Comitato spontaneo “Piazza Spirito Santo” per la rinascita del centro storico si terrà la conversazione “Spirito di lotta e Resistenza nel Sud. Pane, pace e libertà” con Giannino Dodaro, presidente del Comitato spontaneo “Piazza Spirito Santo”, Massimo Ciglio, dirigente scolastico dell’Istituto comprensivo “Cosenza Via Roma- Spirito Santo”.

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Romolo Cozza del Circolo della stampa “Maria Rosaria Sessa”, Giacomo Mancini per la Fondazione Giacomo Mancini, Antonio Orsino direttore dell’Archivio di Stato di Cosenza, Brunella Solbaro della Cgil. Interverranno alla manifestazione il sindaco della Città di Cosenza Franz Caruso e il presidente della Provincia Rosaria Succurro. Coordinamento a cura di Stefano Vecchione. Alle ore 15:30 presso la Stazione delle Ferrovie della Calabria di Cosenza centro, Lorenzo Coscarella dell’Istituto Calabrese per la Storia dell’Antifascismo e dell’Italia Contemporanea, Ciccio De Rose, autore teatrale, poeta e scrittore,

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e Fedele Sirianni, presidente Associazione per gli studi storici della Società italiana per le strade ferrate del Mediterraneo Ferrovie Calabro Lucane, ricordano i ferrovieri e gli altri caduti del 12 aprile 1943. Alle 16:00, lo storico e ambientalista Alfredo Salzano guida una passeggiata fra i luoghi  e i ricordi delle incursioni aeree su Cosenza nel 1943. Alle ore 18:00 nella Chiesa di San Gaetano, il parroco don Francesco Bilotto celebrerà la santa messa. Sarà letta la lapide marmorea che riporta una parte delle vittime civili del 1943 a Cosenza.

Guerra e bombardamenti, per non dimenticare mai

Per non lasciare nell’oblio i ricordi del 1943, con la fattiva partecipazione dell’Istituto comprensivo “Cosenza Via Roma- Spirito Santo”, simbolo negli anni dei tragici avvenimenti di quegli anni di guerra, e di concerto con altri enti pubblici e associazioni, le iniziative in programma vogliono approfondire temi importanti della grande storia. Un amarcord a ottanta anni dai tragici eventi del 1943, determinanti per le sorti democratiche della Seconda guerra mondiale. Le iniziative rivestono anche la funzione di richiamare alle coscienze l’identità di Stato, per un futuro di progresso di cui tutti siamo chiamati a rispondere. Temi sempre attuali e ricchi di implicazioni per il Mezzogiorno d’Italia.

(Foto Stefano Vecchione)

Cosenza 1943-2023, 80 anni fa i bombardamenti sulla Calabria ultima modifica: 2023-04-09T06:58:07+02:00 da Stefano Vecchione

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