Tesori di Calabria, la Natività di Pietro Bernini - itCosenza

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ARTE STORIA

Tesori di Calabria, la Natività di Pietro Bernini

La Nataviità

Tesori di Calabria, la Natività di Pietro Bernini. C’è un posto in Calabria, dove è sempre Natale. Dove è possibile stupirsi con il naso all’insù cercando di controllare lo sguardo che, quasi impazzito, cerca voracemente di scrutare i dettagli di una piccola grande opera d’arte plasmata nel freddo marmo statuario.

Tesori di Calabria, la Natività di Pietro Bernini

tesori di calabria Oratorio Dei Nobili Di Amantea
Oratorio Dei Nobili Di Amantea

Nel complesso monastico di San Bernardino ad Amantea (Cosenza) e più precisamente nell’Oratorio dei Nobili, è custodito l’unico altorilievo presente sul territorio regionale. Si tratta della pala marmorea, raffigurante La Natività, realizzata dal pittore e scultore toscano Pietro Bernini. L’opera, commissionata dal sedile dei nobili di Amantea, è realizzata  con ogni probabilità nel 1592, proprio per essere collocata nella cappella /Oratorio Dei Nobili . Tutto ciò, con lo scopo di esaltare la grande tradizione presepiale amanteana.

Ingresso Monumentale tesori di calabria
Ingresso complesso monumentale

Tesori di Calabria: la nostra regione custodisce altre opere dell’artista

La bellissima pala dal taglio originale, è l’espressione del periodo giovanile di uno dei più grandi scultori tardo manieristi, padre del più famoso Gian Lorenzo Bernini. Egli, con la sua grande abilità, riesce a plasmare la nuda pietra dimostrando grandi capacità  tecniche ed espressive , attento ed aggiornato anche a ciò che si evolveva in campo pittorico. La Calabria, da sempre ricettiva alle novità del momento, custodisce altre opere dello stesso artista. Ne sono esempio tra tanti  quelle di Morano Calabro, come la Santa Lucia e Santa Caterina d’Alessandria, il Tabernacolo affiancato da Angeli oranti per la chiesa conventuale di Colloreto. Da aggiungere, le più tarde statue dei Santi Pietro e Paolo, per la chiesa collegiata sempre nel bellissimo borgo del Pollino.

I personaggi che compongono la Natività

Altare dell'oratorio de nobili
Altare Maggiore

L’altorilievo che raffigura La Natività  realizzata in marmo statuario (150X100 cm) si trova sull’altare maggiore della bellissima cappella. I protagonisti sono distribuiti su diversi piani e linee oblique che convergono in modo corale, su un punto centrale costituito dalla mangiatoia dove il bambinello sembra quasi essere cullato da tutti i protagonisti. La scena ci svela la presenza dei pastori, il bue e l’asinello (mutili), la pecora dormiente ai piedi della Natività. Poi Maria che, con la testa inclinata, sembra sorvegliare e proteggere con lo sguardo Gesù Bambino. Un po’ defilata resta la figura di Giuseppe, che sembra assopirsi in un sonno ristoratore, dopo aver assolto al suo compito. L’arco sommitale è l’unico elemento architettonico presente e sembra sorreggere l’angelo che da l’annuncio della nascita del Salvatore. L’opera ha subito la furia distruttrice delle truppe napoleoniche che invasero nel 1807 il complesso francescano di San Bernardino e l’oratorio annesso. L’altorilievo è stato danneggiato in più parti, privando l’opera della testa della Vergine  elemento fondamentale per la  lettura del manufatto.

Nativita Senza Testa tesori di calabria
Natività Madonna senza testa

La Madonna acefala

Dopo più di due secoli, è lo storico dell’arte Mario Panarello, che nel 2010 rinviene in una abitazione privata, l’elemento mancante che viene  riconosciuto e identificato  su base stilistica. Ulteriormente comprovato dal combaciare del brano con la parte mutila dell’altorilievo. La testa spezzata di netto all’altezza del collo, presentava al centro dello stesso, un piccolo foro, praticato per collocare il manufatto su una base a fini espositivi. La porzione di naso mancante, è stata ricostruita da mani esperte, con gesso e polvere di marmo. Al fine di un suo corretto riposizionamento, è stato eseguito un attento studio con un rilievo 3D finalizzato alla riutilizzazione del foro esistente nella testa. Tutto questo, per non creare ulteriori traumi al manufatto. Tale soluzione non è stata praticabile, in quanto la Madonna è reclinata in avanti, in atto di adorazione del Bambino.

La Testa Della Madonna
La testa della Madonna

Il restauro

Dopo un’attenta analisi, si è proceduto all’applicazione di un perno in vetroresina di 8 mm. Con l’utilizzo di resine e il sapiente lavoro dei restauratori, è stato possibile restituire la testa alla Madonna acefala. Dallo studio condotto, si è stabilito, che il rilievo è oggetto di un intervento di restauro eseguito in tempi imprecisati, durante il quale l’uso di sostanze aggressive, ha in molti punti sbiancato le superfici. Lasciando così intravedere “la pelle” originale del rilievo solo in alcune zone ma alterando  i passaggi chiaroscurali creati dall’artista.

( Foto Gregorio Carratelli/ Paola Morano/Fonti Arte26)

Tesori di Calabria, la Natività di Pietro Bernini ultima modifica: 2020-12-24T06:19:44+01:00 da Paola Morano

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