Addio ad Otello Profazio, l’Omero di Calabria, il cantastorie per eccellenza. Il grande interprete della canzone popolare è spirato all’età di 88 anni all’ospedale di Reggio Calabria.
Otello Profazio
L’artista era nato a Rende in provincia di Cosenza, e viveva a “Pellaro”, frazione di Reggio Calabria. Soffriva da tempo di patologie cardiache e due giorni fa era stato ricoverato nel “Grande ospedale metropolitano” della città dello Stretto. Le sue condizioni, comunque, già dal momento del ricovero, erano apparse gravi. Molto conosciuto in Italia e all’estero, Profazio aveva pubblicato, complessivamente, 25 album, uno dei quali, “Qua si campa d’aria”, aveva ottenuto un notevole successo di vendite.
Il cantastorie
Ha rielaborato e reinterpretato molte canzoni della tradizione calabrese e meridionale; ha ripreso anche le poesie in lingua siciliana di Ignazio Buttitta. Molto conosciuto a livello nazionale e internazionale ha partecipato a trasmissioni radiofoniche e televisive. Ha fatto spettacolo nelle piazze e nei teatri per tutta la vita in Italia e all’estero. Per 15 anni ha scritto settimanalmente la rubrica Profaziate sul quotidiano Gazzetta del Sud. Una che rubrica prosegue sotto forma di pillole televisive sull’emittente televisiva Video Calabria. È considerato uno dei cantanti dialettali più importanti del Meridione che ha ‘esportato’ il canto popolare in tutto il mondo. Insignito del disco d’oro per aver venduto oltre un milione di copie dell’album “Qua si campa d’aria”, è a tutt’oggi l’unico cantante folk ad aver raggiunto questo traguardo.
(Foto in evidenza pagina Facebook Otello Profazio)
