Se vogliamo dare un nome proprio alla solidarietà, a Cosenza si chiamerebbe sicuramente “La Terra di Piero”. Il presidente, Sergio Crocco, e tutti i volontari che gravitano attorno all’associazione sono sempre in prima linea quando c’è bisogno. Sono sempre al lato degli ultimi, dei più deboli e indifesi. Anche, e soprattutto, durante quest’emergenza Coronavirus che sta attanagliando tutto il nostro Paese.
Se restare a casa, come ci obbliga il nuovo decreto governativo, è arduo per tutti noi, nonostante abbiamo ogni comfort, la possibilità di uscire a fare la spesa e di prepararci ogni giorno prelibatezze anche per ammazzare il tempo, immaginiamo quanto possa essere difficile per chi, per esempio, una casa non ce l’ha. Per chi, per esempio, la possibilità economica o fisica di prepararsi un pasto caldo non ce l’ha. Persone lasciate sole a se stesse. A loro, infatti, si rivolgono gli sforzi e i sorridi della Terra di Piero.
Da servizi a pasti caldi a domicilio
L’idea di offrire dei servizi gratuiti alle persone più vulnerabili è nata subito dopo l’emanazione del decreto “Io resto a casa” del governo Conte. I volontari si sono messi subito a disposizione di persone anziane, con disabilità, o persone in quarantena, per espletare qualsiasi servizio fuori casa. Dal fare loro la spesa, anche gratuitamente, ad accompagnarli a fare visite mediche specifiche, fino ad andare in posta a pagare le bollette in scadenza. Ma, ben presto, “ci siamo resi conto che troppa gente, non solo nei quartieri popolari, faceva enorme fatica a soddisfare i bisogni primari. È venuto a galla, acuendosi, un disagio già corposo, che ha preso ancora più piede con questa situazione” – ci racconta Sergio. Da qui, allora, si è aggiunta anche un’altra iniziativa: preparare pasti caldi e consegnarli a domicilio, sempre rispettando le norme igienico-sanitarie in vigore.
Si è partiti il 13 marzo con 60 pasti, che sono raddoppiati nel giro di qualche giorno. Perché più passa il tempo e più il disagio aumenta e più escono fuori carenze totali. “Situazioni di solitudine nascosta, povertà estrema, disagio allargato e dilatato” – continua – Le richieste aumentano proporzionalmente agli aiuti e ai volontari. Tutto ciò che si fa è possibile sì grazie alla costanza della Terra di Piero, ma anche grazie alle donazioni di materie prime da parte di molte delle attività di Cosenza e dintorni che si sono trovare costrette a chiudere. Oltre che donazioni economiche da parte di chi è impossibilitato a dare materialmente una mano e il contributo di altre associazioni locali. “Lo stiamo facendo giorno e notte, perché i cosentini più in difficoltà per noi sono più fratelli di altri”.
La Terra di Piero è un sorriso
Insieme a buste, vaschette e medicine, la Terra di Piero porta nelle case dei cosentini in difficoltà anche il sorriso. Un sorriso così forte e sincero visibile anche al di là delle mascherine. “E la gratificazione più grande è la risposta di migliaia di cosentini che ci stanno dando una mano in forma spontanea e meravigliosamente scoordinata. Ciò che è latitante a livello istituzionale adesso è sopperito dalla solidarietà popolare”, conclude Sergio Crocco. Chiunque può contribuire, portando direttamente alla sede, in via Consalvo Aragona, 73-75, i prodotti elencati nella locandina. Oppure chiamando i volontari e consegnare loro la spesa. O ancora, facendo un bonifico all’IBAN IT75 S010 0516 2000 0000 0002 970.
I valori di fratellanza, empatia, solidarietà, uguaglianza, che muovono quest’associazione diventano, in questi casi, più forti e solidi che mai. La Terra di Piero è un sorriso, sempre, ma soprattutto nei momenti di difficoltà.
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