La Confraternita della frittola calabrese “La Quadara” è giunta alla sesta edizione del Capitolo d’inverno. Per l’occasione, l’associazione è ad Acri per trascorrere una nuova giornata all’insegna della cultura e della tradizione.
Il programma di oggi
La Confraternità visiterà la basilica di Sant’Angelo, a cui farà seguito l’incontro con i ragazzi dell’Istituto Alberghiero, dove saranno presentati i dolci della tradizione. Dopo una visita guidata al Museo Maca, a cura di Massimo Garofalo, tra la mostra Terrae sulle ceramiche e i capolavori di vetro del maestro Vigliaturo, seguirà un pranzo con “frittolata” presso un ristorante del luogo. Anche in questa occasione, la Confraternita unirà alla promozione del buon cibo della nostra tradizione, la rivalutazione di uno dei nostri borghi calabresi più caratteristici.
Gli obiettivi della Confraternita
La Confraternita della frittola calabrese nasce nel 2017 con l’obiettivo di fare promozione sociale per inserire la tradizione culinaria calabrese nel novero delle principali federazioni enogastronomiche italiane. Oltre alla promozione della frittola e delle tipicità culinarie calabresi, l’associazione, che ha sede a San Fili, organizza concorsi fotografici, progetti per le scuole elementari e volontariato; contempla la rivalutazione dei nostri piccoli borghi per un riscatto storico-culturale-paesaggistico degli stessi. Iscritta alla FICE (Federazione italiana confraternite enogastronomiche), la Confraternita partecipa a raduni nazionali confrontando la frittola calabrese con le eccellenze dell’enogastronomia italiana. Nei convivi che l’associazione organizza annualmente, alla classica frittolata si uniscono momenti culturali che ospitano anche altre confraternite provenienti da tutta Italia.
La frittola, antico sapore della nostra cucina
La frittola calabrese è uno dei piatti tipici della nostra regione. Il piatto si ottiene dalle parti di scarto del maiale quali ossa con pezzi di carne, pelle, interiora. Un tempo, nella cultura contadina, il maiale rappresentava la fonte di sostentamento per le famiglie, ognuna della quali ne allevava almeno uno. La carne e il grasso del maiale vengono cucinati nella “quadara”, che è un grande paiolo. Qui, una volta ricoperte d’acqua, le frittole si fanno cuocere per almeno cinque ore. Nella nostra cucina, la frittola rimane uno dei piatti più apprezzati dagli appassionati degli antichi sapori.
(Foto: Confraternita della frittola calabrese “La Quadara”, Pagina Facebook)