Gli orti urbani sono la riprova della cultura agraria che ha un retroterra storico-culturale nella città bruzia. In tanti sono approdati da periferie, paesi dell’hinterland, grazie all’inserimento di una ampia parte della popolazione che ha trovato impiego nella città di Cosenza. Oggi sono in gran parte pensionati che hanno conservato la loro cultura contadina, grazie alle politiche delle associazioni degli agricoltori, in testa la Coldiretti. Tra le iniziative di politica agricola, c’è la promozione e la diffusione dei mercatini a chilometro zero, le fattorie didattiche e gli agriturismo nelle aziende. Iniziatice che valorizzano le eccellenze agricole e promuovono la realizzazione degli orti urbani.
Gli orti urbani, un progetto promosso dall’Anteas
A Cosenza, di orti urbani, ne sono nati un centinaio, in una striscia di terreno seminativo/arboreo/irriguo. Si tratta di un terreno incolto ubicato all’interno della scuola agraria “G. Tommasi” che costeggia la 107, dalla sede Rai Calabria e sino alla Città dei Ragazzi. Il terreno è diviso in tanti rettangoli, assegnati a chi ne ha fatto richiesta. Il progetto, promosso dall’Anteas e dal Comune di Cosenza, gratuitamente ha messo a disposizione gli orti per gli anziani over 65 autosufficienti. Tutto questo, grazie alla disponibilità del Comune e al finanziamento di Unicredit Fundation. La finalità è quella di contrastare la marginalità e l’esclusione delle persone anziane. Oltre che sostenere il reddito delle famiglie coinvolte.
La coltivazione
I pensionati assegnatari, con zappe, rastrelli e stivali di gomma, si recano negli orti solidali dove lavorano la terra e producono ortaggi e verdure. Tra cui pomodori, zucchine, melenzane, broccoli, lattughe, cavoli cappuccio, peperoni, peperoncini e tanto altro. Tutte piccole produzioni, utili al fabbisogno familiare. Senza dimenticare che l’Anteas, organizza alcuni incontri formativi molto importanti per gli assegnatari degli orti urbani. Tali corsi, servono ad acquisire le giuste competenze nelle pratiche agricole biologiche, nel rispetto degli equilibri dell’ecosistema locale.
Gli orti urbani ricordano la “mezzadria”
A Castrolibero, un privato ha pensato di realizzare gli orti urbani, all’interno di Pianeta Casa. Sono stati affidati alle famiglie che ne hanno fatto richiesta, gli appositi appezzamenti di terreno suddivisi e i box per ricoverare gli attrezzi. Il proprietario dei terreni che li ha dati in uso gratuito, si è riservato di dividere con ogni assegnatario una parte del raccolto. Questo ricorda un po’ la famosa “mezzadria”. Sarebbe utile se tutti i comuni, si rendessero parte attiva nell’estendere tale esperienza. Infatti essa serve per la produzione e il soddisfacimento familiare, oltre che per far sentire gli anziani utili e motivati.
( Foto Sante Blasi)
