A Celico la XXII Rassegna d'arte contemporanea a cura del Maestro Luigi Greco - itCosenza

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A Celico la XXII Rassegna d’arte contemporanea a cura del Maestro Luigi Greco

Artisti

Il chiostro del Convento dei Cappuccini con l’annessa chiesa di Sant’Antonio a Celico, ha aperto le porte alla XXII Rassegna d’Arte a cura del Maestro Luigi Greco. La mostra è volutamente dedicata alla moglie Franca recentemente scomparsa, ma da sempre, sostenitrice dell’arte. In questa esposizione il numero degli artisti partecipanti di calibro nazionale ed internazionale, sembra abbia superato ogni aspettativa. Infatti la mostra durerà fino al 26 agosto 2023.

Locandina Rassegna
Locandina

La bellezza interiore di ogni artista, attraverso la propria opera

La bellezza e il racconto di ogni artista, per volontà e maestria del curatore, si palesano in modo straordinario davanti ogni opera. Egli ha saputo cogliere, la cromia di ogni singolo quadro, creando nell’insieme, quella poesia di colori e luci, uniformati poi, dalla possente struttura ecclesiastica ricevente. Sappiamo bene come le mostre siano teatro d’intreccio tra l’opera d’arte, l’artista, il curatore (o direttore artistico), il pubblico, il contesto espositivo e il mercato, e di quanto nell’insieme possano produrre gli effetti più significativi in materia di promozione dell’artista. Ovviamente laddove come nel caso di Celico, la politica culturale e naturalmente di valore (economico ed estetico) sia appannaggio dell’arte stessa, il successo è assicurato. Detto ciò, appare evidente come il “fenomeno” della Rassegna celichese, abbia nel tempo ben alimentato una crescita parallela. Tanto da allargare lo spettro di riferimento degli spettatori e influenzato i processi di produzione e divulgazione dell’opera d’arte.

Pubblico E Artisti Rassegna
Un gruppo di visitatori alla mostra d’arte

Secondo quanto asserisce il direttore artistico Luigi Greco, oggi è cambiato il nostro modo di guardare l’arte visiva. Essa appare non più frammentaria, ma antologica, nel caso delle mostre personali. Parimenti non più isolata, ma contaminata da influenze globali e da riflessioni sull’idea di centro e periferia, nel caso delle rassegne collettive. Assolutamente lusinghieri i primi dati raccolti sulla partecipazione di pubblico celichese e non, per questa XXII edizione d’arte. Altro aspetto importante da evidenziare, è che il Maestro, in fase organizzativa, abbia avuto al suo fianco un coadiutore di tutto rispetto Flavio Nimpo, professore di greco e latino al liceo classico Bernardino Telesio di Cosenza. Da sempre amante del bello e dell’arte, ricercatore della bellezza in quanto tale. Egli disquisendo sull’arte, durante il suo intervento ha incantato artisti e spettatori, con la sua proverbiale eloquenza.

Nel Chiostro dei Cappuccini, la prima parte della cerimonia di apertura

La rassegna, ha visto in apertura, il Maestro Luigi Greco, dare la parola per un saluto istituzionale al sindaco di Celico Matteo Lettieri. L’incontrovertibile successo della mostra, mai raggiunto prima, con ben 65 artisti partecipanti. Cresciuto anche il numero dei visitatori. Il sindaco in merito, ha pronunciato pubblicamente, una richiesta di proposta al curatore Greco. Ovvero, quella di allestire a Celico, un Centro permanente d’Arte Contemporanea di respiro nazionale e internazionale. Sempre in sequenza gli interventi di apertura si sono aggiunti: l’assessore alla cultura Mario Scalise e il sindaco dei Casali del Manco, la professoressa Francesca Pisani. Quest’ultima ponendo in evidenza l’importanza e il valore della Rassegna, ha invitato il direttore artistico a future collaborazioni per nuovi eventi da proporre a partire da settembre.

Presentazione Mostra Celico
Il Maestro mentre omaggia gli artisti

Il primo appuntamento in questione, sarà a Pedace. Altro interessante comune dei Casali del Manco, dove verrà allestita la medesima Rassegna, ma nel meraviglioso Convento di San Francesco a Pedace. La manifestazione dopo i saluti istituzionali, all’interno del bellissimo chiostro dei Cappuccini, è continuata con l’omaggio diploma/pergamena che il Maestro ha voluto donare, a tutti i partecipanti, disquisendo con ognuno di loro. La serata si è conclusa con l’intervento del pittore Vito Scrivano. Noto al pubblico anche come storico e poeta, leggendo come ogni anno, una poesia in vernacolo.

Apertura della mostra nella chiesa di Sant’Antonio

Subito dopo la consegna dei diplomi, ha avuto inizio l’apertura della XXII rassegna d’arte contemporanea, allestita nella chiesa di Sant’Antonio adiacente al Chiostro dei Cappuccini. Qui è emersa tutta la sapienza e la competenza di un uomo, che dell’arte ha fatto la sua cifra. Il Maestro Greco, ha saputo bilanciare le opere esposte, mesciando non a caso scultura e pittura. Questo ha reso il tutto, gradevole e meno statico, tenendo conto anche dell’accostamento cromatico delle singole tele esposte. D’altronde l’esposizione è il medium storicamente più dinamico ed efficace, tra quelli attraverso cui l’arte contemporanea arriva a noi. Per coloro che ne coordinano il processo di realizzazione e per gli artisti stessi, non è una sovrastruttura parallela ed estranea, ma una parte integrante del progetto estetico e della ricerca artistica.

Interno Della Chiesa
Apertura della rassegna

La mostra, secondo il curatore Greco, è dunque al pari dell’opera d’arte tradizionalmente intesa. Una sorta di manifestazione della produzione artistica. Alla quale gli stessi artisti, guardano come il momento o l’evento più sintetico del loro pensiero e della loro capacità di produrre l’immaginario. Sotto questa prospettiva, asserisce il Maestro Greco, la mostra non rimane più soltanto un’esposizione di opere, fine a se stessa, ma un tentativo di scriverne la storia, sistematizzando idee o movimenti artistici, affermandone progetti e valori estetici, rappresentando cosi simboli e utopie.

Il borgo di Celico

Situato nella Presila cosentina, notoriamente conosciuto in quanto, nel 1130 diede i natali a  Gioacchino da Fiore. Abate, teologo e scrittore, tra i massimi esponenti del suo tempo, citato anche da Dante Alighieri nella Divina Commedia. Nei meandri delle sue stradine e negli scorci, esso nasconde chiese e conventi, con  produzioni artistiche di inestimabile valore. Il Convento dei Cappuccini fu istituito come Ordine nel 1591. Adiacente ad un altro interessante capolavoro d’arte la chiesa di Sant’Antonio, la quale struttura  reca al suo interno, quadri e suppellettili in legno del 1600.

L’intervento del professore Flavio Nimpo

Il professore Nimpo in fase di apertura, si è complimentato con il curatore. Elogia il Maestro per l’ottimo lavoro svolto, riferendosi sia al numero degli artisti partecipanti, che all’affluenza del pubblico visitante. Guardando gli artisti si è  soffermato sulla profonda sintesi tra scultura e pittura, e di come queste facciano pensare ad una orchestra polifonica. Durante la serata non è mancato un gentile pensiero da parte del professore, nel ricordare la signora Franca moglie del Direttore, da poco scomparsa. La quale ha sempre profondamente sostenuto il marito in questa impresa artistica. Un omaggio a Mario Schiano, in arte MaSchi, scomparso nel 2018, ma presente alla Rassegna, con una delle sue opere più significative, l’Autoritratto. Nel 2019, fu proprio quest’opera, a generare la locandina della personale post mortem di cui il professore Nimpo fu relatore. La bravura e l’eccletismo del pittore cerisanese scomparso in giovane età, intellettualmente  carismatico dalle profonde pennellate decise, ha catturato lo sguardo dei presenti.

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Presbiterio della chiesa di Sant’Antonio

Inoltre il professore Nimpo ha ricordato un altro grande artista Luigi Morimanno. Di recente scomparso, ma sempre presente nelle passate edizioni della Rassegna. Le sue sculture in vetro, hanno avuto modo di incantare e rapire un nutrito pubblico. Dove luce e trasparenza hanno dato vita  a sculture di alto connubio artistico. Tre grandi nomi di calibro nazionale e internazionale sono stati citati, durante la mostra. Come una sorta di omaggio alla carriera a tre grandi artisti quali: Raffaele Crovara, Rosellina Prete e Aldo Toscano. È inutile dire quanto le argomentazioni del professore Nimpo, abbiano rapito i presenti. Soprattutto nel momento in cui, ha evidenziato la figura dell’artista in senso lato. “Quest’ultimo proprio in funzione dell’ispirazione, che si rende materia artistica, nonché goccia di Divino che ci riconduce all’assoluto e al Creatore”. La conclusione dell’intervento è stata in versi della poetessa Elisa Biasi. Secondo Nimpo, “il componimento ha colto l’essenza dell’ispirazione, che si traduce in segno e a sua volta in luce e colori, custodendo i significati più reconditi dell’uomo”.

Chi è il Maestro Luigi Greco curatore della rassegna

Uomo buono, modesto, generoso e di estremo eclettismo, che ha speso la sua vita per l’arte e lo studio della stessa. Già in tenera età ha mostrato un certo interesse per l’arte, costruendo con la creta i primi pastorelli del Presepe. Dopo aver conseguito il diploma all’istituto d’arte di San Giovanni in Fiore, specializzandosi in tessitura e stampa su stoffa. Ha approfondito gli studi dedicandosi alla scultura e alla pittura paesaggistica e figurativa. Per vent’anni circa, è stato Presidente della banda di Celico, e direttore artistico all’UCAI (Unione Cattolica Artistica Italiani). Da oltre ventidue anni cura la rassegna d’arte contemporanea, nata a San Giovanni in Fiore, per i primi due anni e poi consegnata a Celico. Istituita dapprima all’aperto nel parco verde della cittadina, e da diversi anni ormai fissa, nella chiesa di Sant’Antonio. 

Luigi Greco Curatore Della Mostra
Il Maestro Luigi Greco

Il mondo non è stato creato una volta, ma tutte le volte che è sopravvenuto un artista originale. (Marcel Proust)

Foto Giusy De Iacovo / Facebook

A Celico la XXII Rassegna d’arte contemporanea a cura del Maestro Luigi Greco ultima modifica: 2023-08-09T06:47:56+02:00 da Giusy De Iacovo

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