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MEMORIA

Gabriele Greco: un principe educato ed onesto

Foto Gabriele Copertina

Gabriele Greco, un principe educato ed onesto. Una giovane vita spezzata in un giorno che doveva essere per tutti di festa. Gabriele Greco 29 anni psicologo, un ragazzo di buona famiglia, ma soprattutto di buoni principi. Gabriele, la punta di diamante del Centro caffè Alzheimer di Cosenza. Un professionista eccellente. Un ragazzo generoso che si metteva sempre in prima linea per aiutare i meno fortunati, onorando perfettamente la sua laurea in psicologia. In una giornata di un tiepido aprile, il boato gelido di una triste e incredula notizia ha il sapore amaro di una sconfitta. Di un triste e prematuro addio. Gabriele, un ragazzo pieno di sogni e di speranze, che indirizzava non ad una bella ragazza come tanti suoi coetanei o ad una bella macchina, bensì a coloro che ne avevano bisogno per donar loro una vita migliore. Lui che metteva a disposizione i suoi studi per aiutare gli altri rinunciando ad un compenso economico.

Gabriele Greco. La punta di diamante del Centro caffè Alzheimer di Cosenza

Mio Blu
Associazione “Il mioblu ” con Gabriele, il sindaco Franz Caruso e altri operatori sociali

Un ragazzo dalla chioma sbarazzina, con una mente brillante ed illuminata da due occhi veri, che osservavano con attenzione infiniti particolari filtrati dalle lenti da vista. Timido, educato, rispettoso. Professionalmente ideatore garbato di tante iniziative del Centro caffè Alzheimer. Con il suo grande senso di responsabilità si confrontava con tutti gli altri professionisti e con la sua collega Erika. Gabriele desideroso di migliorare la sua professione, frequentava un master a Roma nei weekend. Puntuale e preciso e disponibile con tutti, soprattutto con gli ospiti del Centro, tanto da mettere a disposizione anche la sua macchina per il loro trasporto. Una stanza perfettamente in ordine, nulla fuori posto. Una scrivania ed un vaso con i tulipani, simbolo del vero amore. Un sorriso travolgente su un viso dolce e pulito in vetta a due metri di altezza. “Un principe educato”, così lo definiva il suo grande amico Mimmo, evidenziando la sua educazione, i suoi principi ed i suoi valori, tramandati da una famiglia onesta e perbene. Amato da tutti. Dalla presidente del Centro Rosa Ottaviano, dal vicepresidente Mazzei, dai suoi colleghi e dai suoi tanto amati pazienti. Gabriele che considerava l’acqua essenza vitale, per le piante e per le persone. Una sua frase era nell’acqua risiede un nutrimento importante per sopravvivere, ma come l’acqua anche l’affetto è necessario per sopravvivere, di conseguenza nessuno dovrebbe restare solo”. Gabriele e la sua passione nello scrivere canzoni per il suo gruppo musicale ” La stanza dei fantasmi”.

Gabriele Greco
Gabriele Greco

Il ricordo del vicepresidente

 Lui che entrava all’interno del Centro salutando e baciando tutti, perché amava il contatto fisico. Il vicepresidente dell’Associazione “Il mioblu” e referente del progetto Alzheimer, Mimmo Mazzei così ricorda Gabriele: “Per più di due mesi il buon Dio mi ha regalato un angelo dalle ali invisibili, ma con un animo nobile e immenso per aiutarmi a creare quello che serviva a tante persone che vivono periodi di difficoltà. Ora lo ha richiamato a sé perché gli “serviva” in Paradiso. Vola più in alto che puoi ‘principe’ Gabriele e affitta anche lì una meravigliosa struttura per continuare ad aiutare chi soffre. Io continuerò a portare avanti i nostri progetti. La tua stanza così come l’hai lasciata, sarà la nostra sala riunioni, cosi quando faremo gli incontri con tutti gli altri, tu sarai lì con noi. Stai pur certo che i tuoi ospiti continueremo a seguirli nel migliore dei modi, come volevi tu. Per il nostro mega progetto su cui stavamo lavorando da un po’, poi ti informo in privato”

Stanza Di Lavoro Di Gabriele
La stanza di lavoro di Gabriele

Un ricordo indelebile per coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo ed amarlo

Ritorna il pensiero dell’innaturalità della morte di un figlio, prima di quella di un genitore. Del vuoto incolmabile che lascia un’assenza che saprà per sempre di presenza. Ma purtroppo nella vita, non può essere determinato tutto da noi e dalla nostra volontà. La morte di una persona diventa carta vetrata che gratta via la stabilità di una famiglia. Lascia tutti sospesi, soprattutto quando riguarda un giovane ragazzo con una esistenza ancora da vivere ed un’altra già vissuta, nell’amore e nel rispetto per gli altri. Solo Dio potrà consolare la sua mamma Ginevra, il suo papà Francesco, la sua sorellina Milly, gli zii Fabio, Giuseppe e Marina e tutti coloro che lo hanno amato. Encomiabile la compostezza e la classe anche nel dolore della famiglia, in primis della mamma, che dopo il funerale, si rivolge alle persone attonite sul sagrato di una chiesa gremita, ringraziandole con una dolcezza infinita e disarmante. In un silenzio surreale. Sono i chiaroscuri della vita quelli che fanno sì che le ombre vadano a braccetto con i sorrisi del sole. Una musica lenta ora scandisce un tempo che per qualcuno non diventerà mai passato, ma sarà presente attraverso dolci ricordi. Quelli che neanche una folata di vento, di un pomeriggio di aprile crudele ed ingiusto, riuscirà mai a portare via.

A volte viene da chiedersi c’è sempre un prezzo da pagare per la felicità?

Un appuntamento con il destino questa volta fatale.

“C’è una scintilla divina, un “perché” a cui noi non riusciamo a rispondere, a cui non bastiamo. Questa verità ci parla”. (La stanza del figlio)

Ciao Gabriele, Anima Bella

( Foto Associazione Il mioblu. Foto Fabio Vercillo)

Gabriele Greco: un principe educato ed onesto ultima modifica: 2023-04-30T07:15:09+02:00 da Daniela Santelli

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