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Giuseppina Irene Groccia: a tu per tu con l’artista GiGro

Giuseppina Irene Groccia

Giuseppina Irene Groccia, in arte GiGro, artista di calibro internazionale, nasce a Calopezzati in provincia di Cosenza, ma vive e lavora a Mirto Crosia, stupendo borgo millenario, dell’alto Ionio in provincia di Cosenza. Eclettica, poliedrica capace di opere mai banali, profondamente ispirata dall’arte visiva che ama contaminare e sperimentare, attraverso l’utilizzo di nuove metodologie e tecniche digitali.

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L’approccio al mondo dell’arte, arriva dopo vari studi laboratoriali in Italia e all’estero, in cui approfondisce ed affina le sue tecniche pittoriche, fotografiche e dell’arte digitale. Nei vari linguaggi espressivi la dimensione introspettiva dell’artista, prende forma e si evince dalla capacità di creare un “transfer” emotivo, attraverso la quale comunica le sue emozioni, che traduce in pensieri visivi.

Il cosmo artistico di Giuseppina Irene Groccia

Il cosmo artistico di Giuseppina Irene Groccia è popolato da figure evanescenti, incorporee che fluidamente si muovono in uno spazio mai circoscritto e senza confini. Sono corpi proiettati in un mondo parallelo, che abbandonano la distanza e la sostanza per dar vita a fotogrammi narranti proiezioni immaginarie. In cima agli schemi rappresentativi c’è quasi sempre la donna, nelle più svariate interpretazioni e mai volgare, le cui pennellate a volte lunghe ed intense palesano l’austero mondo femminile. Ella, non più oggetto del desiderio, ma bellezza corporea intesa come intima essenza spirituale, la dove anche il contesto ambientale è strettamente correlato con gli stati d’animo. La Metafisica dell’artista, scava nell’intimo dell’individuo, ripercorrendo le più profonde memorie ancestrali.

Un Latente Apparire
Un Latente Apparire

L’inconscio metafisico di Giuseppina Irene Groccia, usa la realtà come mezzo altamente evocativo, che emoziona e spinge alla riflessione intimista. I personaggi di Giuseppina Irene Groccia, vanno oltre la percezione sensoriale, oltrepassando le barriere dello spazio e del tempo, pur sempre custodi di una memoria umana. L’artista anche attraverso la fotografia, non rinuncia a descrivere i fenomeni che osserviamo nella vita di tutti i giorni. In ogni sua forma d’arte, è solita scavalcare i confini per rivelare nuove emozioni o per meglio esprimere qualcosa che ha bisogno di essere espresso. Un esempio sono gli sky-line, in cui i fotogrammi perdono la staticità diventando prospettive fluttuanti, come fumo d’incenso.

Mosca
Mosca

Da un po di tempo è anche autrice del blog “L’ArteCheMiPiace”, dove cura e pubblica periodicamente articoli, interviste e progetti dedicati all’arte nonché alla cultura. Al suo attivo numerose sono le partecipazioni espositive, sia nazionali che all’estero. Oggi, due delle sue opere, “Identità pensante” e “Sospiria”, fanno parte della collezione permanente Paris Garden all’Halkin Offices di Londra. Molte altre, sono collezioni private in Italia, Inghilterra, Illinois, Florida, Louisiana, Canada, Arkansas e Melbourne (Australia).

Sospiria giuseppina irene groccia
Sospiria

Tantissimi i riconoscimenti ricevuti, solo per citarne alcuni: diploma di merito e segnalazione di partecipazione per tre anni consecutivi alle X, XI e XII edizioni della Biennale d’arte Internazionale di Roma. Primo Premio Assoluto Categoria Fotografia, Biennale di Grafica e Fotografia GRAFÒ, Novara. Primo Classificato Sezione Fotografia “Premio Letterario Internazionale Corona”. Ultimamente l’artista cosentina, oltre la pittura, la fotografia e l’arte digitale, ha intrapreso l’arte del comporre in versi, partecipando all’edizione di “Poeti di strada”, progetto periodico di raccolte poetiche, di cui si fregia come autrice e co-redattrice editoriale.

Giuseppina Irene Groccia quando ha iniziato a percepire se stessa come artista?

Non ho mai avuto la convinzione di essere un’artista ma, la consapevolezza di amare profondamente l’arte in ogni sua forma, accompagnata da un input mentale che mi indirizzava a creare. Dopo tanti anni di ricerche, approfondimenti e sperimentazioni, in molteplici campi dell’arte visiva, sono stati gli apprezzamenti sinceri di professionisti, artisti e curatori, a darmi fiducia e grinta, per credere in me stessa e nel mio essere creativa. Amo poco mostrarmi e preferisco esprimermi esclusivamente attraverso le mie opere, convinta di saper fare arte anziché fare l’artista.

Nel corso degli anni ha avuto riferimenti artistici e culturali che l’hanno maggiormente influenzata?

Sono sempre stata attratta dalle affascinanti rappresentazioni femminili di Gustav Klimt, laddove il suo ideale di bellezza era la donna giovane e seducente, malinconica e sola. Le sue opere mi hanno permesso di capire il significato potente ed essenziale che può assumere l’arte che abbraccia stili e tematiche innovativi, riuscendo a renderli attuali anche ai giorni nostri. Amo la contaminazione nell’arte, laddove diverse discipline artistiche si aprono le une alle altre, inaugurando percorsi imprevisti. Sono sempre stata appassionata dalla sperimentazione di nuove opportunità di linguaggi artistici e dall’impetuoso quanto inarrestabile confronto con la spinta tecnologica del nostro tempo. È questo il motivo che mi fa amare in modo particolare l’arte contemporanea, in quanto è uno stile artistico che non si riduce unicamente a un limite temporale, ma deve rispondere ad una ricerca ossessiva del rinnovamento, in contrasto con i criteri tradizionali dell’arte classica e dell’arte moderna.

Come nasce un’opera di Giuseppina Irene Groccia? Cos’è per lei l’ispirazione?

L’idea nasce nella mia testa, dove un nucleo di elementi forma un immagine associandola al suo concetto. Gli elementi sono spesso le influenze acquisite durante la successione di momenti o aspetti della mia vita. L’ispirazione è quindi l’incontro tra un’idea, un concetto e una forma che sfocia in una visione. È proprio la visione che accompagna un’opera, dal punto di partenza al lavoro finito. È in questo tempo di transizione che avviene la messa in pratica dell’atto creativo, necessario nello sviluppo di un’idea.

Quale è il messaggio implicito nelle sue opere e cosa vuole trasmettere con esse?

Il filo conduttore nelle mie opere è il soggetto femminile, amo soffermarmi sui volti e sulle sue molteplici espressioni. Molto spesso sono il risultato creativo di una mia inconsapevole introspezione. Atto che mira ad esprimere l’eterno conflitto riguardante i temi della dualità interiore, presente in ogni donna.

L’esperienza artistica in Italia o all’estero che ricorda con piacere

Durante il mio percorso ho scelto di affiancarmi a professionisti del settore i quali hanno curato le mie iniziative espositive nazionali ed estere. La mia partecipazione ai tanti appuntamenti artistici in tutta Italia, ha permesso di confrontarmi con molti artisti e diversi linguaggi espressivi. Questo ha portato ad innovare e costituire un mio bagaglio culturale che cerco di interpretare lasciandolo poi confluire in un mio linguaggio individuale. Le mie esperienze artistiche all’estero sono avvenute a Berlino e a Londra, dove ho partecipato in entrambi i casi ad eventi espositivi abbastanza importanti.

Serie Mannequins giuseppina irene groccia
Mannequins

A Berlino ho esposto per il “Gallery Weekend”. Si tratta di uno degli eventi principali per quanto riguarda l’arte contemporanea in Germania. Manifestazione, che si svolge a settembre ed attrae appassionati d’arte e collezionisti da tutto il mondo. In quell’occasione ho partecipato inizialmente ad un evento espositivo in una galleria e in seguito alla fiera internazionale d’arte contemporanea “BAGL ART GOES LIVE” tenutosi presso il Postbahnhof Berlin. Noto da sempre come luogo di importanti eventi artistici per quanto riguarda il panorama dell’arte contemporanea internazionale.

Il progetto Grid Art Concept di Londra

Altra esperienza formativa importante è stata sicuramente l’opportunità di partecipazione al progetto Grid Art Concept a Londra. Questa occasione mi ha permesso di conoscere realtà internazionali e di stabilire collaborazioni espositive. Tra queste c’è anche quella della fiera internazionale d’arte contemporanea Grid Art Fair, alla quale ho preso parte per due anni consecutivi. Questo importante evento si è tenuto al The Old Truman Brewery a Brick Lane, quartiere delle arti e dei media nell’East London. Luogo in cui una volta l’anno prende vita un appuntamento artistico che anima la metropoli londinese per una settimana, la famosa London Art Week. In quell’occasione il curatore ha poi deciso di tenere due miei lavori per inserirli in un progetto di esposizione permanente, in una struttura espositiva, situata vicino al Tate Modern Museum.

Dove sarà la sua prossima mostra?

Dopo un po’ di mesi di inattività espositiva, dovute alle restrizioni, si sta lentamente tornando alla normalità. Attualmente sono impegnata con due eventi espositivi. In quanto socia e artista professionista di AIAPI IAA/AIAP – Unesco Official Partner, prenderò parte all’evento “HUMAN RIGHTS?@WORK”. In questa quindicesima edizione saremo 141 artisti provenienti da 29 nazioni. Esporremo dal 5 giugno al 5 ottobre 2021, alla Fondazione Campana dei Caduti a Rovereto. Altra importante iniziativa dove avrò il piacere di essere presente è un ciclo di esposizioni che comprenderà tre eventi espositivi. I tre eventi si svolgeranno nella Galleria d’arte “Muses Art Gallery” di Golfo Aranci (Sassari). Spettacolare scenario della Costa Smeralda. Il primo di questi eventi partirà il 28 maggio, seguito da altri due che comprenderanno l’intero periodo estivo.

(Foto Giuseppina Irene Groccia)

Giuseppina Irene Groccia: a tu per tu con l’artista GiGro ultima modifica: 2021-06-09T06:37:57+02:00 da Giusy De Iacovo

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Teresa Madeo

Conosco l’artista GiGro e ammiro il suo garbo nell’esprimere attraverso la pittura lo stato d’animo.

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