La fragola, il falso frutto della primavera. Per fragola si intendono i frutti delle piante del genere Fragaria a cui appartengono molte specie differenti. In realtà si tratta di un falso frutto e frutto aggregato. Comunemente con questo termine si intende la parte edibile della pianta. Anche se le fragole sono considerate dei frutti dal punto di vista nutrizionale, non lo sono dal punto di vista botanico. Infatti, i frutti veri e propri sono i cosiddetti acheni, ossia i “semini” gialli che si notano sulla superficie della fragola.
La fragola, frutto aggregato perché deriva da un fiore con più pistilli
Essa, viene considerata anche come un frutto aggregato perché deriva da un fiore che aveva più pistilli, ognuno dei quali, dopo la fecondazione, ha formato un achenio. La parte rossa non è altro che il ricettacolo ingrossato.
La pianta, al di fuori del sistema riproduttivo, ha sistemi di moltiplicazione non sessuale, come lo stolone, ramificazione laterale radicante, per mezzo della quale può produrre nuove piantine. Esse sono di fatto, cloni dello stesso individuo vegetale. Le fragole oggi comunemente coltivate, sono ibridi derivanti dall’incrocio tra varietà europee e varietà americane.
La fragola ricca di vitamina C
Dotate di un buon contenuto calorico a causa dell’elevato tenore zuccherino, le fragole rappresentano una eccellente fonte di vitamina C e di flavonoidi. Della famiglia dei flavonoidi fanno parte gli antociani, i quali sembrerebbero essere responsabili delle potenziali caratteristiche anti-infiammatorie delle fragole.
E’ grazie alla sua bontà, al suo colore, alla sua forma e al suo profumo che la fragola, fin dalla storia, è la protagonista di leggende e opere poetiche.
La leggenda Cherokee
Una leggenda Cherokee narra che le fragole furono create e messe sulla terra nel tentativo di convincere la prima donna a tornare dal primo uomo dopo un brutto litigio. La prima donna, allontanandosi nel bosco, si trovò ad un tratto circondata da queste piante con i loro fiori delicati e i frutti rossi, dolci e a forma di cuore. Mangiandoli si dimenticò della sua rabbia e desiderò tornare dal suo amato e condividere con lui un cestino di fragole. Le varietà selvatiche delle fragoline di bosco, erano già conosciute fin dall’antichità anche in Europa.
Fragaria e la lacrima di Venere
Il nome stesso della pianta, “Fragaria”, deriva dal latino “fragrans”, ossia fragrante, per via dell’intenso profumo. E sulla nascita delle fragole anche per gli Antichi Romani esisteva una leggenda che le metteva ancora una volta in relazione con l’amore. Le fragole avrebbero avuto origine dalle lacrime piante da Venere alla morte del suo amato Adone.
Esse avrebbero assunto la forma di cuore al contatto con la terra. Anche il poeta Virgilio, in una delle sue egloghe, avvertiva i fanciulli perché stessero attenti ai serpenti nascosti nell’erba, recandosi nei boschi a raccogliere “nascentia fragra” (le fragole appena spuntate).
Un frutto molto amato da re e scrittori
E poi, nel corso dei secoli, vi sono state numerose testimonianze dell’amore per questo frutto, che era apprezzato a tavola e utilizzato dalle donne anche come maschera di bellezza per la pelle. William Shakespeare scriveva: “La fragola, che cresce sotto l´ortica, rappresenta l´eccezione più bella alla regola, poiché innocenza e fragranza sono i suoi nomi. Essa è cibo da fate”. Il re Sole, Luigi XIV, ne volle introdurre la coltivazione nei giardini della reggia di Versailles.
E il naturalista svedese Linneo, fondatore della moderna botanica ma anche medico ed erborista, definiva la fragola “un bene di Dio”, decantandone gli effetti depurativi, diuretici e antireumatici. Non ci resta che assaporare questo frutto dolce e gustoso magari accompagnato da limone e zucchero o con tanta panna!
“E come qualcuno diceva, ci sono segreti che solo le fragole riescono a nascondere”
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